Alessandro Maria Montresor ha bisogno di aiuto. Forse il nostro. Forse il vostro. Ma di qualcuno sicuramente. Il piccolo ha un anno e mezzo e ha una malattia genetica che potrebbe portarselo via in pochi mesi. Potrebbe spezzargli le ali prima ancora che possa imparare a volare. Nato e residente a Londra, dove lavorano i suoi genitori italiani, Alessandro non sta bene. Così il papà Paolo Montresor e la mamma Cristiana Console hanno chiesto l'aiuto del web.
I medici che gli hanno diagnosticato l'Hlm (malattia rarissima che colpisce solo lo 0,002 dei bambini), lo stanno curando con un farmaco sperimentale che però il bambino prima o poi metabolizzerà, e allora non servirà più a niente. E nessuno, nemmeno la casa farmaceutica produttrice, è in grado di dire per quanto tempo quella medicina può fare effetto. Per questo l'appello sui social perché solo una cosa potrebbe funzionare: il trapianto di midollo osseo.
Il trapianto di midollo osseo
In questo contesto così tragico e drammatico, c'è nche un però grosso come una casa. In tutti i registri mondiali dei donatori non ce n’è uno che sia compatibile con le sue caratteristiche. Alessandro non solo ha una malattia rarissima, ha anche un antigene altrettanto raro, e così pure quell’unica soluzione, che comunque non è una passeggiata, sembra irraggiungibile.
Nessuno vuole arrendersi. Tanto meno la famiglia di Alessandro. Per questo l'uso dei social: per far conoscere il caso del loro bambino e trovare un donatore compatibile. Forse qualcuno che non sia ancora iscritto nei registri internazionali.
La pagina Facebook per Alessandro
La pagina Facebook aperta a nome di Alessandro sta funzionando. In centianaia chiedono informazioni, contattano la famiglia e si stanno facendo avanti. Il coordinamento dei presidi delle scuole superiori campane ha preso contatti con l’Admo (l’associazione donatori di midollo osseo) invitando gli studenti maggiorenni a sottoporsi al prelievo di saliva dal quale si può stabilire l’eventuale compatibilità con il bambino.
La famiglia di Alessandro e l’Admo stanno organizzando punti di raccolta nelle piazze dove chiunque - purché maggiorenne e non più che 35enne -può andare a sottoporsi al prelievo. Oggi e domani saranno a Milano, in piazza Sraffa, sabato in piazza Trieste e Trento a Napoli, domenica a Caserta, in piazza Dante.
"Io e mia moglie siamo pronti a
spostare le montagne, ma dobbiamo avere un appiglio da quale cominciare - dice Paolo al Corriere -. Donare il midollo osseo non comporta nulla di invasivo. È come donare il sangue, uguale. Un prelievo in vena".
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