"Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d'amore che Dio affida ad ogni uomo". Così Papa Francesco in un tweet, nel giorno in cui si discute della decisione di staccare i macchinari che tengono in vita il piccolo Charlie rompe il silenzio sulla vicenda. L'intervento di Papa Francesco era stato richiesto da più parti. Intanto i medici hanno concesso qualche ora di tempo in più ai genitori per dire addio al piccolo affetto da una rara malattia genetica degenerativa ed incurabile. Il Great Ormond Street Hospital, dopo 10 mesi di via crucis, ha ottenuto da ogni livello di giustizia in Gran Bretagna e in Europa di staccare la spina alle macchine che lo tengono in vita. Inizialmente alle 12 ora di Londra (le 13 in Italia) era previsto che fossero spente le macchine ma ora all’11esima ora un’ulteriore proroga.
Charlie soffre fin dalla nascita di sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, malattia di cui sono noti altri 16 casi in tutto il mondo, che impedisce al corpo di produrre sufficiente energia per alimentare da solo gli organi interni come fegato e cervello, che così deperiscono progressivamente ed in modo inarrestabile. Sono solo le macchine che appunto mantengono il bimbo affetto da questa rarissima malattia in vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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