Ecco un piccolo vademecum, con i cinque passi fondamentali da compiere, per costruire il proprio piano pensionistico.
Obiettivi adeguati. Fondamentale fissare obiettivi adeguati, individuando qual è il tenore di vita a cui si ambisce una volta andati in pensione.
Quadro previdenziale. L'imperativo è capire quale sarà il nostro futuro pensionistico: a quanti anni andremo in pensione e con quale gap da colmare. Un valido aiuto nell'analisi può essere la consulenza di professionisti preparati come gli agenti di assicurazione.
Attenzione al partner. Scegliere il partner con cui costruire il proprio futuro è importante; occorre valutare la solidità delle compagnie e i risultati di medio lungo termine fatti registrare dai fondi pensione.
Giocare d'anticipo. Prima si inizia a contribuire, maggiori sono le possibilità di costruire un'integrazione adeguata mediante accantonamenti anche minimi.
Serve costanza. Solo coerenza e costanza negli anni possono offrire i risultati sperati. Iniziando da giovani e accantonando anche somme contenute ci si può garantire un risultato apprezzabile.
Quanto ancora all'importanza del fattore tempo. va detto che un trentenne (lavoratore dipendente presso un'azienda privata, con un reddito annuo di 30mila euro) è possibile raggiungere una copertura molto prossima al 100% con contributi assolutamente ragionevoli.
Per contro, un 50enne libero professionista (reddito 50mila euro) che inizi solo a questa età ad accantonare, per ottenere una pensione complessiva (pubblica più integrativa) pari al 60/65% dell'ultimo reddito, deve versare quasi il 20% dello stipendio in strumenti di previdenza integrativi. Per tutti vale il vantaggio fiscale riconosciuto sui premi versati sino a 5.164,57 euro che rende il proprio progetto di previdenza anche un discreto investimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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