Sospeso da scuola perché porta i rasta. Questa la contestata decisione della dirigenza di un istituto alberghiero di Riccione, che ha sanzionato uno studente per una capigliatura che contrasta con le regole della scuola.
Regole che prevedono la messa al bando di trucchi, acconciature e abbigliamento che non siano decorosi, curati ed ordinati. Ad una prima ammonizione, il ragazzo ha insistito e ha voluto mantenere il proprio taglio di capelli: così è stato sospeso per tre giorni. A nulla sono valsi i tentativi di mediazione dei genitori, che hanno spiegato come i rasta del figlio fossero sempre in ordine e puliti. Il ragazzo, inoltre ha sempre ottenuto ottimi risultati scolastici ed è anche stato preso per uno stage in un bar del centro romagnolo.
Di fronte all'irremovibilità della scuola, però, la vicenda è arrivata sino ai piani alti dei palazzi romani. A prendere a cuore la questione è stato l'onorevole di Sel Giovanni Paglia, che ha depositato un'interrogazione al Miur. Le sue parole sono state riportate anche dal sito NewsRimini: "Ogni persona, tanto più adolescente, ha il diritto di esprimersi attraverso abbigliamento e acconciatura - spiega l'esponente di Sel - Non si possono confondere le regole igienico-sanitarie, che nulla hanno a che fare con la lunghezza dei capelli, con il gusto personale.
" Paglia conclude poi chiedendo l'intervento del ministero dell'Istruzione.Sconcerto per la decisione del dirigente scolastico è stato espresso anche dai sindacati, che si sono appellati all'articolo 34 della Costituzione, laddove si afferma che "la scuola è aperta a tutti".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.