Il caso Consip continua ad agitare la politica. L'indagine a carico del papà di Renzi e i tentativi di depistaggio emersi dalle carte firmate dal capitano dei carabinieri Gianfranco Scarfato hanno gettato alcune ombre sull'inchiesta. E così adesso il caso potrebbe arrivare direttamente al Csm. Da qualche giorno le Procure di Roma e Napoli si fanno la guerra proprio sull'indagine Consip. Un conflitto che potrebbe mettere a rischio la credibilità stessa dell'indagine. Così il consigliere laico del Csm, Pietrantonio Zanettin, con un documento inviato al Comitato di preseidenza ha chiesto un'indagine da parte del csm proprio sullo scontro tra le procure. Zanettin, in particolare, chiede di aprire una pratica in Prima Commissione "volta a verificare se l’operato di taluno dei titolari dell’inchiesta Consip possa incidere negativamente sull’immagine di imparzialità ed indipendenza del magistrato, determinando una incompatibilità ambientale e/o funzionale". Secondo il laico, "è certo che queste vicende gettano un’ombra inquietante sul comportamento di apparati dello Stato, in apparente conflitto tra loro".
"L'opinione pubblica si chiede se Scafato abbia agito per sbadataggine, o perché mosso da ambizione di carriera, o addirittura perché manovrato da qualche burattinaio che è rimasto nell'ombra. È certo che queste vicende - prosegue Zanettin - gettano un'ombra inquietante sul comportamento di apparati dello Stato, in apparente conflitto tra loro.
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