L'avvocato Giuseppe Conte, indicato dal M5S e dalla Lega per la guida del governo, è finito al centro di una polemica perché avrebbe difeso il discusso "metodo Stamina", quello ideato da Davide Vannoni, poi riconosciuto come truffa e vietato dai tribunali, dopo essere stato bocciato dagli scienziati. Conte in effetti difese la famiglia della piccola Sofia, la bimba diventata simbolo della battaglia per la libertà della cura, nei ricorsi presentati nelle aule di giustizia per cercare di far valere i propri diritti. Lo confermano Guido De Barros e Caterina Ceccuti, genitori di Sofia. Che però assicurano che Conte non era un sostenitore del metodo Stamina ma solo il loro avvocato.
I genitori di Sofia fanno chiarezza anche su un altro aspetto molto importante, quello del presunto sostegno che Conte avrebbe dato al "metodo Stamina". Non è vero, affermano, che Conte aderì all’associazione "Voa Voa" da loro promossa: "Noi volevamo fare una fondazione - raccontano - e avevamo istituito un comitato con dentro anche personaggi celebri come la Lollobrigida. Lui non era incluso, e non partecipò a nessuna riunione.
Poi peraltro l’idea della fondazione naufragò, e facemmo un’associazione Voa Voa, con la quale Conte non ha nulla a che fare".Ma in un articolo de "La Nazione" risalente del 27 giugno 2013 si legge che Conte aveva aderito, insieme ad altre personalità, al comitato per la Fondazione onlus Voa Voa! E la stessa notizia fu riportata da "Repubblica".
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