"Non ho saltato la fila", "La data?". Ed è scontro tra Dago e la contessa

Dopo l'intervista rilasciata a Repubblica, la contessa Camerana è tornata a parlare con una lettera indirizzata a Dagospia

"Non ho saltato la fila", "La data?". Ed è scontro tra Dago e la contessa

"La triste villeggiante di Portofino", come è stata definita da più parti, ha fatto sentire la sua voce dopo l'intervista a la Repubblica per tuonare contro Dagospia, reo di averla inserita tra i furbetti saltafila del vaccino. La storia della contessa Antonella Carnelli de Micheli Camerana potrebbe sembrare come quella di tanti italiani depressi per il lockdown, chiusi nelle loro piccole o grandi case con tanta voglia di svago e divertimento. La differenza sta nella posizione altolocata della triste villeggiante di Portofino, che su Repubblica si è lamentata di sentirsi imprigionata nella sua casa della perla ligure con vista sulla piazzetta, senza nemmeno poter andare al bar per incontrare i suoi amici. Una condizione ben diversa rispetto a quella della maggior parte degli italiani.

"Caro Dago, mi sarei anche divertita a leggere i vostri sberleffi sulle mie riflessioni pasquali, da Portofino. L’ironia (e l’autoironia soprattutto) è uno strumento al servizio dell’intelligenza, meno apprezzabile invece la superficiale demagogia e le comparazioni becere con chi, giustamente, ha ben altri problemi da affrontare quotidianamente", scrive la contessa Camerana.

Toni apparentemente melliflui per una lettera che di dolce ha molto poco, come si apprezza proseguendo la lettura: "Avete ora pubblicato che io avrei 'saltato la fila per il Vaccino'. Non so dove vi siate inventati questa offensiva falsità e pertanto vi invito a rettificarla immediatamente, senza se e senza ma. Sono del 1941, beata me, e dopo essermi regolarmente iscritta sull’apposito portale sono stata chiamata dalla mia Regione (la Lombardia) a fare il vaccino col numero di adesione: 17233743022858".

La contessa ha difeso strenuamente il suo diritto alla vaccinazione in quanto ottantenne: "Mi spiace che la Vostra imprecisione e abilità manipolatoria, trascurabile quando trattasi di farsi beffe di come e dove trascorro il mio tempo libero, diventi pura invenzione quando poi si passa a parlare di cose serie". Inoltre, la Camerana sottolinea di essersi "vaccinata al Fatebenefratelli e non al Niguarda. Quindi la vostra A.C. 'saltafile' (ammesso che esista) cercatela meglio e cercatela altrove. Buona caccia e statemi bene".

Una lettera dai toni fermi e decisi che Dagospia ha pubblicato nella sua integrità e con tanto di risposta alla signora contessa Camerana: "Dobbiamo delle scuse (con riserva) alla gentile signora Antonella Carnelli De Micheli in Camerana per averla 'sospettata' di un salto di fila nel reparto vaccinazioni dell’ospedale Fatebenefratelli in familiarità di altri due Vip di cui, per correttezza, abbiamo indicato soltanto le iniziali dei loro cognomi". La redazione di Dagospia, come suo uso e costume, non ha mancato di punzecchiare la destinataria della missiva: "Vorrei ricordare alla gentile signora Camerana, che lei, comunque, è stata fortunata (o privilegiata) nel trovare immediato risposta alla sua adesione 17233743022858 a fronte di oltre 700 mila ottuagenari aventi diritto alla immunizzazione".

La redazione del sito diretto da Roberto D'Agostino, quindi, ricorda alla signora Camerana che, quando lei ha ottenuto la sua dose di vaccino, in Italia erano stati vaccinati solo il 18% degli aventi diritto in quella fascia di età.

"Lei, con una punta di sana civetteria, ci ricorda di essere nata nel 1941, però tralascia il giorno e il mese del lieto evento. Allora, con le nostre scuse (sub iudice), vorremmo inviarle anche i nostri auguri di buon compleanno nel caso non fosse già stato celebrato il suo genetliaco", conclude Dagospia.

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