Pozzallo, sbarcano 47 migranti. A Malta i 44 della Alan Kurdi

A Pozzallo arrivata una motovedetta della Guardia di Finanza che ha soccorso migranti in gran parte provenienti dalla Tunisia, in navigazione verso Malta invece la Alan Kurdi con almeno 40 persone soccorse a bordo

Pozzallo, sbarcano 47 migranti. A Malta i 44 della Alan Kurdi

Gli sbarchi proseguono, anche se i numeri però parlano chiaro: si è ben lontani dalle emergenze incontrate tra il 2015 ed il 2017, così come dal flusso di migranti generato lungo la rotta libica e del Mediterraneo centrale durante il periodo della primavera araba del 2011. Pur tuttavia, le tratte che interessano l'Italia restano sorvegliate speciali.

Anche perché le condizioni meteo appaiono decisamente favorevoli in questo momento per intraprendere traversate del Mediterraneo, così come un ruolo importante in tal senso potrebbe essere recitato anche dall’instabilità in Libia e dal fatto che in Tripolitania le organizzazioni criminali impegnate nel traffico di esseri umani trovano giovamento da una situazione del genere.

Le ultime ore parlano di almeno due gruppi di migranti intercettati nel Mediterraneo centrale. Si registra in primis uno sbarco a Pozzallo, le cui operazioni risultano terminate nella scorsa notte.

In particolare, nel porto della cittadina ragusana arrivano una cinquantina di migranti intercettati da una motovedetta della Guardia di Finanza. Un salvataggio dunque gestito dall’inizio alla fine dalle autorità italiane, le quali provvedono poi a trasportare le persone a bordo del mezzo delle fiamme gialle al porto di Pozzallo per i primi accertamenti.

Per la verità questo sbarco sembra diverso rispetto a quelli registrati nelle ultime ore: infatti dai primi controlli, molti dei migranti in questione risultano tunisini, dunque non sarebbero salpati dalla Libia e non avrebbero nulla a che fare con la tratta libica.

Per fortuna lo stato di salute di tutti i soggetti salvati dalla finanza risulta buono e nessuno di loro necessita di cure ospedaliere. Si indaga adesso per accertare la presenza di eventuali scafisti e per comprendere, più nel dettaglio, la rotta fatta dall’imbarcazione da cui sono stati prelevati i migranti prima di salire a bordo della motovedetta.

L’altra operazione di soccorso delle ultime ore, riguarda invece quella segnalata dall’ong tedesca Sea – Eye, la proprietaria cioè della nave Alan Kurdi. Si tratta di un mezzo che da alcuni giorni ha ripreso le proprie attività nel Mediterraneo centrale, al pari di altre navi delle organizzazioni non governative.

Così come annuncia la Sea – Eye su Twitter, proprio nelle scorse ore vengono caricati a bordo della Alan Kurdi almeno 40 migranti. Per via della loro posizione però, questa volta la nave vira verso Malta: in particolare, l’operazione di salvataggio sarebbe avvenuta in coordinazione con le autorità maltesi, le quali hanno poi dato il via libera per l’approdo a La Valletta, nel cui porto la Alan Kurdi è attesa in giornata.

Due operazioni distinte su due rotte diverse, che però confermano il graduale aumento del numero delle partenze dalle coste nordafricane. L’estate del 2019 al momento è lontana, sul fronte immigrazione, da quelle ben più calde che si vivono dal 2015 al 2017, ma da qui alle prossime settimane il timore è che i numeri possano andare sempre più ad aumentare.

Anche perché, in tutto questo, non è da sottovalutare il

fenomeno degli sbarchi fantasma: diversi barchini negli ultimi giorni arrivano a Lampedusa, a bordo il più delle volte piccoli gruppetti di tunisini che giungono indisturbati lungo le coste dell’isola più grande delle Pelagie.

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