Coronavirus, da 10 giorni dispositivi di protezione per i poliziotti

I dispositivi di protezione individuale vengono assegnati in relazione alla effettiva esposizione a rischio del personale operante

Coronavirus, da 10 giorni dispositivi di protezione per i poliziotti

Da circa una decina di giorni, per far fronte al coronavirus, “ è stato attuato un piano nazionale di distribuzione dei dispositivi di protezione individuale per il personale della Polizia di Stato”. A renderlo noto la Direzione Centrale di Sanità della Polizia di Stato, in relazione a certe dichiarazioni sindacali riprese dagli organi di informazione. Agli uffici sanitari provinciali sono state diramate specifiche disposizioni. La distribuzione è stata regolata ottimizzando l'impiego dei citati materiali con criteri di razionalizzazione. Come spiegato direttamente dalla polizia di Stato infatti, questi dispositivi vengono dati in relazione alla reale esposizione a rischio del personale.

La richiesta di dispositivi di protezione per gli agenti

Domenico Pianese, segretario generale del Coisp, Il Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, a fine gennaio, aveva inviato una lettera al Capo della polizia. Nella lettera venivano chiesti dei dispositivi di protezione individuale per le forze dell’ordine, chiamate spesso a intervenire senza essere adeguatamente protette. Nella lettera Pianese faceva riferimento all’intervento presso l’albergo romano dove erano alloggiati i due cittadini cinesi, risultati in seguito positivi al coronavirus.

In quel caso era stata un’azione di supporto al personale sanitario ma, come ha sottolineato Pianese, “qualora si fosse reso necessario un intervento contenitivo da parte dei nostri colleghi nei confronti dei due soggetti, detto intervento li avrebbe potuti esporre a forte rischio di contagio". Proprio perchè i poliziotti non erano dotati dei dispositivi di protezione che aveva invece il personale sanitario intervenuto.

Temporanea astensione anche in assenza di sintomi da Coronavirus

Aveva poi concluso affermando che non voleva assolutamente sollevare preoccupazioni eccessive. Sarebbe stato però opportuno dotare il personale della polizia di Stato di adeguati dispositivi di protezione, come peraltro previsto dalla normativa vigente. La direzione centrale sanità del ministero dell’Interno, dipartimento Pubblica Sicurezza, ha quindi previsto nuove, ulteriori disposizioni, dopo quelle emanate il 24 gennaio e il 1° febbraio, per la gestione dell’emergenza del coronavirus.

Ovvero misure precauzionali possibili di prevenzione e protezione del personale, nei diversi contesti di operatività.

Il funzionario medico della polizia di Stato, anche in assenza di sintomi della malattia, può comunque decidere provvedimenti medico-legali nei confronti del personale che abbia avuto contatti a rischio. Anche solo sospetti. Con temporanea astensione dall’attività lavorativa e la formulazione di un relativo giudizio di idoneità prima del rientro in servizio.

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