Coronavirus, sacerdote fermato da polizia evita multa: "Devo fare esorcismo"

Il prete, sapendo delle norme per il contenimento del coronavirus, ha esibito un’autocertificazione con una bolla firmata dall’arcivescovo di Vercelli

Coronavirus, sacerdote fermato da polizia evita multa: "Devo fare esorcismo"

La storia accaduta nelle scorse ore in Piemonte potrebbe far sorridere gli scettici ma, in effetti, rientra nei casi previsti dai vari Dpcm per contenere l’epidemia di coronavirus che si sono susseguiti in queste settimane. Nei decreti si spiega che a causa dell’emergenza sanitaria una persona può uscire dalla propria abitazione solo per casi urgenti e per motivi comprovati di lavoro. Di lavori ve ne sono tanti, anche di carattere spirituale come un esorcismo. Per questo un sacerdote fermato della polizia locale dell’Unione Bassa Sesia è riuscito ad evitare una multa salata. Tutto è iniziato quando il prete è stato fermato dagli agenti nel territorio del Comune di Arborio, in provincia di Vercelli, mentre era al volante della propria auto.

Il religioso ha spiegato alle forze dell’ordine che quel suo viaggio era giustificato dal fatto che si stava recando ad un esorcismo per scacciare una presunta presenza demoniaca. Del resto, questo particolare rito per allontanare la presenza del maligno è riconosciuto dalla Chiesa cattolica. Quindi, di conseguenza, il suo intervento durante la cerimonia può essere considerata un lavoro.

Il sacerdote, come prova, ha presentato un’autocertificazione corredata da una bolla firmata dall’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo. Il motivo indifferibile che ha giustificato lo spostamento urgente ha comunque spiazzato gli agenti

"L’autocertificazione che il sacerdote ha presentato – ha successivamente spiegato il comandate della polizia locale Pierangelo Daglia - era inoppugnabile, corredata dalle credenziali firmate dall’arcivescovo". Per questo motivo, ha continuato Daglia il prete è stato lasciato passare senza la verbalizzazione della contravvenzione prevista in caso di allontanamento dalla propria abitazione.

È andata peggio, invece, a due coniugi fermati sullo stesso territorio di Arborio. Marito e moglie non sono riusciti ad evitare la multa in quanto non hanno fornito una motivazione attendibile per il loro spostamento. I due sono partiti con un furgone da Carrara per raggiungere la località piemontese.

Una volta fermati dalla polizia locale hanno raccontato agli agenti che dovevano raggiungere una farmacia, l’unica farmacia in grado di fornire una particolare tipologia di medicinale. "La giustificazione non è stata ritenuta credibile e i due coniugi sono stati quindi sanzionati", ha spiegato infine Daglia. I coniugi sono stati invece multati con 400 euro a testa.

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