Coronavirus, scoperti in Calabria i furbetti delle mascherine

Denunciati due commercianti di Lamezia Terme. Vendevano i dispositivi di protezione con una maggiorazione del 2000%

Coronavirus, scoperti in Calabria i furbetti delle mascherine

E c'è chi approfitta dell'emergenza coronavirus per fare soldi. Due commercianti sono stati denunciati dalla Guardia di finanza di Catanzaro perché avevano maggiorato del 2000% i prezzi delle mascherine di protezione individuale del tipo fftp2 (sia con che senza valvola).

I militari, nell'ambito delle attività di controllo del territorio per contrastare le condotte di chi, sfruttando l'emergenza, mette in atto pratiche commerciali disoneste, hanno rilevato che in due supermercati di Lamezia Terme, entrambi riconducibili a un'unica società di capitali, le mascherine venivano nascoste sotto le casse e commercializzate solo su richiesta dei clienti. Ogni strumento di protezione veniva venduto a 15 o 11 euro, a seconda della tipologia del prodotto.

La Guardia di finanza ha però scoperto che le mascherine erano state acquistate dal fornitore esclusivo al prezzo di 35 centesimi più Iva. Dopo solo due passaggi commerciali (distributore/grossista e grossista/supermercati), e approfittando dell'emergenza sanitaria in atto, le mascherine venivano vendute con un ricarico del 2.142%.

Nei guai sono così finiti sia il rappresentante legale degli esercizi, sia il grossista della merce. I militari hanno anche disposto il sequestro di 905 dispositivi per il reato di manovre speculative su merci.

L'operazione è stata resa possibile dai continui controlli operativi della Guardia di finanza in tutta la provincia di Catanzaro, così come stabilito dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Francesca Ferrandino.

Intanto, anche in Calabria cresce il numero dei positivi al Covid-19. Secondo gli ultimi dati ufficiali, le persone risultate positive, su un totale di 702 tamponi, sono 68. I soggetti in quarantena volontaria sono 4.230, distribuiti tra Cosenza (1.210), Crotone (293), Catanzaro (494), Vibo Valentia (433) e Reggio Calabria (1.800).

Le persone arrivate in Calabria dal Nord che negli ultimi 14 giorni si sono registrate al sito della Regione sono 6.787.

Proprio ieri la governatrice Jole Santelli, ospite della trasmissione di Raitre 'Mezz'ora in più', ha chiesto l'invio dell'esercito in Calabria. “Non in assetto da guerra”, ha precisato, ma con il compito di affiancare le forze dell'ordine nei controlli.

“Non sono in condizione di dare numeri di resistenza”, ha aggiunto ancora Santelli.

“La Calabria è probabilmente in una situazione peggiore rispetto a Puglia e Sicilia. Abbiamo solo 100 posti in terapia intensiva e ci mancano i macchinari. Non sono in grado di fare una previsione realistica della nostra capacità di contenimento”.

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