"Critica politica" e non diffamazione. Matteo Salvini, alla fine, ha avuto la meglio: è stata infatti archiviata dal gip di Roma l'inchiesta che vedeva indagato per diffamazione il leader della Lega, citato in giudizio dall'ex presidente del Circolo Mario Mieli, Andrea Maccarrone. Quest'ultimo aveva lamentato di essere stato vittima di minacce e offese via social a seguito di un post pubblicato dall'ex ministro dell'Interno e riferito a una contestazione da lui compiuta davanti a palazzo Madama.
I fatti risalgono al marzo 2019, quando Maccarrone aveva manifestato vicino al Parlamento mentre era in corso il voto per la richiesta di procedere nei confronti di Salvini, nell'ambito della vicenda della nave Diciotti. L'attivista si era presentato con le mani tinte di rosso e aveva tentato di rincorrere Salvini, come documentato da alcune immagini rilanciate dall'allora vicepremier. "Oggi si calpesta la Costituzione", aveva lamentato il manifestante, bloccato dagli addetti alla sicurezza. Il leader leghista aveva rilanciato l'episodio sui propri social, accompagnandolo con un commento. L'ex presidente del Circolo Mario Mieli aveva però accusato l'ex ministro di averlo diffamato con quelle parole e di aver scatenato contro di lui gli utenti della piattaforma digitale.
Le motivazioni
Il gip di Roma, tuttavia, non ha accolto la sua istanza. Maccarone, si legge nell'atto di archiviazione, "evidenziava la portata offensiva del post evidenziando come Salvini lo avesse offeso resasi colpevole di condotte minacciose, oltre che aver aizzato nei suoi confronti altri commenti di persone che avevano avuto modo di leggere il post". Ma per il gip la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura va accolta perché "condivisibile è l'argomentazione relativa alla inesistenza del reato di diffamazione".
"Indubbiamente i toni utilizzati (da Salvini, ndr) non appaiono affatto offensivi e il tutto deve essere inquadrato nell'esercizio della critica
politica", dice ancora l'atto di archiviazione. Inoltre, ha scritto il gip in riferimento all'ex ministro, nessuna "responsabilità è a lui ascrivibile per i post successivi attribuibili ad altri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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