Il maggior nemico delle donne? Sono le donne, in particolare le femministe. Per le quali tutto ormai è sessismo. Perfino un calendario con donne nude, quello del 2021 realizzato dal Codacons, dove a ogni mese corrisponde una donna nuda.
Un casino, i centri antiviolenza criticano la terribile «versione stereotipata della donna», e la stessa fotografa, Tiziana Luxardo, si dissocia, perché hanno organizzato un concorso per votare la più bella, orrore, ma scherziamo, votare la più bella è sessista. Immagino perché anche la bellezza è sessista, perché tutte le donne debbano essere belle uguali. Il comunismo estetico. A questo punto diciamo che non c'è limite al sessismo.
Con tutte le sue contraddizioni: lottano perché a scuola le ragazze possano portare le minigonne, ma condannano il professore o chiunque guardi le gambe, perché è un guardone. Ma allora cosa te la metti a fare la minigonna? Per stare più fresca anche d'inverno?
Io ribalterei il concetto: è sessista considerare sessista un calendario di donne nude, è sessista considerare sessista un concorso per votare la più bella, è sessista cancellare la femminilità, l'erotismo, il fascino, la bellezza di una donna come valore. Che poi mi fanno pensare male, non faccio nomi ma guarda caso le femministe più agguerrite sono tutte cesse, sarà per questo che odiano la bellezza.
Perfino Mattia Feltri è stato recentemente lapidato per sessismo e misoginia per non aver pubblicato un articolo di Laura Boldrini, anzi per averlo censurato, infatti è stato l'unico articolo di Laura Boldrini che hanno letto tutti perché il giorno dopo la presidentessa ha fatto un casino tale neppure le avessero censurato la Recherche di Proust. Inutile dire che sessismo e misoginia c'entravano poco, e che l'articolo era davvero brutto, ma è così comodo che il suo continuo utilizzo nuoce alle donne perché le riduce a una specie protetta. Io all'accusa di misoginia e sessismo risponderei con quella di misandria e sessuofobia. Comunque vi dico che un barlume di speranza c'è. Per esempio la modella Wanda Nara, ultimamente specializzata nel farsi foto nuda su dei cavalli, appoggiata dalle femministe ha fatto causa alla femminista Loredana Littizzetto, che l'aveva presa in giro come del resto fa con gli stessi maschi. Non mi interessa chi abbia ragione e chi torto, ma le femministe cominciano a farsi fuori tra loro come le famiglie dei mafiosi, avanti così.
Non poteva mancare infine Michela Murgia, che proprio ieri ha accusato il premio Strega di sessismo in quanto vincono quasi sempre i maschi.
Qui in parte ha ragione, e c'è da dire che il premio Strega fa talmente cagare per la mediocrità dei libri selezionati che sì, che sì, potrebbero darlo un anno a una femmina e un anno a un maschio, oppure anche sempre alla Murgia. Così come i calendari, metteteci la Lipperini, la Valerio, la De Gregorio, la Murgia, la Boldrini se non volete essere accusati di sessismo. Certo, voglio vedere poi chi se lo appende.
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