Papa Francesco ha presieduto la celebrazione del rito della Via Crucis al Colosseo a Roma. Secondo la Gendarmeria Vaticana presenti 20 mila fedeli. Tra misure di sicurezza speciali, la celebrazione del rito del Venerdì Santo è stata densa di significati. La croce è stata portata da due frati di Terra Santa, da una suora irachena e da una famiglia siriana. Presneti anche alcuni volontari dell'Unitalsi con una bambina disabile. Inoltre tra coloro che hanno portato la croce ci sono anche alcuni giovani studenti liceali che hanno scritto le meditazioni. I testi delle meditazioni e delle preghiere quest'anno sono stati scritti da quindici giovani tra i 16 e i 27 anni. Al suo arrivo il Papa ha salutato anche il nuovo vicario di Roma, monsignor Angelo De Donatis, che ha poi raggiunto l’interno del Colosseo da dove è partita la Via Crucis, per portare personalmente la croce alla prima stazione.
"In quella piazza gremita - scrive Valerio De Felice nelle meditazioni -, sarebbe stato sufficiente che un solo cuore dubitasse, che una sola voce si alzasse contro le mille voci del Male. Ogni volta che la vita ci porrà davanti a una scelta, ricordiamoci di quella piazza e di quell'errore. Concediamo ai nostri cuori di dubitare e imponiamo alla nostra voce di levarsi". Le meditazioni hanno accompagnato tutte le stazioni della via Crucis sotto l'occhio vigile dell'apparato di sicurezza. Poi l'intervento del Papa che ha messo nel mirino alcuni sacerdoti: "Signore Gesù, il nostro sguardo è rivolto a te, pieno di vergogna, di pentimento e di speranza.
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