Decreto sicurezza. Ecco la "stretta" sugli affitti

Secondo quanto previsto dal provvedimento del Governo si dovranno comunicare alla Questura le generalità degli ospiti per affitti e subaffitti inferiori ai 30 giorni

Decreto sicurezza. Ecco la "stretta" sugli affitti

Nuove strette negli affitti “mordi e fuggi”. Per le locazioni inferiori a trenta giorni i proprietari dovranno comunicare, alla Questura, le generalità degli ospiti. Le disposizione, previste dal Decreto dignità, allargano, difatti, un obbligo che in precedenza riguardava solo gli affitti brevi e in caso di ospiti extracomunitari, mentre ora sarà allargato a tutti gli affittuari, anche se cittadini italiani. Il provvedimento prevede che i dati siano forniti alla questura: entro le 24 ore successive all’arrivo in caso di affitti fino a trenta giorni; al momento stesso della locazione per un soggiorno inferiore alle 24 ore.

I dati andranno trasmessi sul portale “Alloggiati web” della Polizia di Stato, seguendo le medesime procedure utilizzate dagli Hotel; a doverlo fare, secondo quanto previsto dall’art. 19, bis, saranno anche chi mette a disposizioni alloggi in tende e roulotte e, soprattutto, i gestori di case vacanze, gli affittacamere e tutte le strutture di accoglienza non convenzionale. Chi non comunicherà i dati andrà incontro, secondo quanto previsto dall’art. 17 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) all’arresto fino a tre mesi o a una multa fino a 206 euro.

Il provvedimento creerà, di certo, qualche malumore a tutto il mondo dei pernottamenti low cost, presenti, tra i siti web più importanti, su Airbnb e Homelidays.it, che da qualche tempo hanno avuto un “boom” rappresentando una valida alternativa, a basso costo, agli hotel e strutture ricettive convenzionali.

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