"Liberalizzate le droghe leggere". A chiederlo è la Direzione Nazionale Antimafia nella sua relazione annuale per il 2014. In Italia l’anno scorso sono stati immessi sul mercato 3 milioni di kg di cannabis, tra hashish marijuana e piantine. Tradotto in dosi, fanno 200 per ciascuno italiano. Duecento spinelli a testa, vecchi e bambini compresi. Circa 10 miliardi di dosi, o canne, commercializzate ogni anno nel nostro Paese. E questo si legge nella relazione dell’antimafia, nonostante siano impiegata "enormi risorse umane e materiali" per contrastare il fenomeno. E ancora: "Con le risorse attuali non è né pensabile né auspicabile, non solo impegnare ulteriori mezzi ed uomini sul front anti-droga inteso in senso globale, comprensivo di tutte le droghe, ma neppure tantomeno, è pensabile è pensabile spostare risorse all’interno del medesimo fronte, vale a dire dal contrasto al traffico delle (letali) droghe pesanti al contrasto al traffico di droghe “leggere”.
In tutta evidenza sarebbe un grottesco controsenso".
Infine arriva la richiesta al legislatore per liberalizzare le droghe leggere: "Spetterà al legislatore valutare se, in un contesto di più ampio respiro (ipotizziamo, almeno, europeo, in quanto parliamo di un mercato oramai unitario anche nel settore degli stupefacenti) sia opportuna una depenalizzazione della materia".
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