La procura, ordinaria e minorile, insieme ai carabinieri di Bologna stanno indagando da mesi su dei festini che avvenivano nelle ville sui Colli. Sono coinvolte almeno cinque studentesse. Lo scambio sembra fosse droga in cambio di sesso.
Cocaina che arrivava ai festini in auto blu anche durante il lockdown. Sono indagate altre cinque persone, diverse di loro hanno poco più di 18 anni. Le accuse sono molto pesanti: spaccio e induzione alla prostituzione minorile. Le indagini sono iniziate dopo una denuncia fatta da una mamma preoccupata per le condizioni della figlia. La scorsa primavera, infatti, la ragazzina è finita in ospedale dopo una festa in zona San Mamolo, sui colli della città. I risultati delle analisi hanno mostrato come la giovane si sia sentita male a causa di un abuso di sostanze stupefacenti. A quel punto la madre ha deciso di andare dai carabinieri per denunciare tutto ciò che sapeva sulla vita notturna della figlia. La ragazza era già stata denunciata precedentemente, sempre dalla madre, per maltrattamenti. Cominciano così ad indagare le forze dell'ordine per scoprire di più su questi festini della Bologna dei Colli a base di droga e sesso a cui partecipano molti minorenni.
Il primo ad essere indagato è il fidanzato della ragazza. Finisce nei guai per la cessione di droga nei confronti della giovane in quanto nella camera di quest'ultima sono state trovate delle piccole quantità di droghe sintetiche. Nonostante quel capitolo stesse andando verso la chiusura essendogli stato notificato il fine indagine che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, lo scorso sabato sono state eseguite cinque ordinanze. Perquisite, dunque, le case di altrettanti indagati. Tre ragazzi di 18 anni, uno di 20 e infine uno di 46. Quest'ultimo lavora come conducente di autoblu e più di un anno fa andava a prendere a scuola una delle studentesse coinvolte in questa storia. Dopo poco tempo, però, le ragazze non si sono più fatte accompagnare solamente a scuola ma anche a questi festini. È lui, scrive La Repubblica, che portava la droga. È capitato anche che abbia accompagnato le ragazzine a casa sua per una sniffata. Attraverso il suo avvocato, Donata Malmusi, ci tiene a negare qualsiasi tipo di rapporto sessuale. I reati contestati nei suoi confronti sono: spaccio e induzione alla prostituzione minorile.
Durante i blitz, avvenuti alle 6 di mattina, sono stati sequestrati cellulari e computer per capire, attraverso le chat, quali fossero i rapporti e chi fossero i ragazzi coinvolti nel giro. Sono almeno una decina quelli che partecipavano abitualmente.
Alcol, erba, fumo e cocaina erano i principali protagonisti delle serate. Sono, invece, cinque le ragazze tra i 15 e i 18 anni che sono state sentite dai carabinieri in questi mesi le quali però non hanno fornito l'aiuto sperato. Agli atti, inoltre, ci sarebbero anche delle foto esplicite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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