È la più grande incognita della scienza degli ultimi anni. È NGTS-1b, il "pianeta mostro", come è stato ribattezzato per la sua ampia mole. È grande come Giove, ma gravita nell'orbita di una stella che è grande la metà del sole. Come è possibile? Gli scienziati non riescono ancora a darsi una risposta, come scrive Il Corriere: "Si tratta insomma di un autentico rompicapo per i planetologi. In base all’attuale teoria della formazione dei pianeti non dovrebbe esistere. È, infatti, un pianeta gigantesco, come Giove, ma la stella madre intorno alla quale orbita, in appena 2,6 giorni, è, invece, di taglia ridotta. Talmente piccola che, per gli scienziati, resta un autentico mistero come abbia potuto attrarre una quantità di materiale così grande da formare un pianeta enorme a distanza ravvicinata. Il mostro cosmico è stato scovato studiando la diminuzione della luce emessa dalla stella madre a causa del transito ravvicinato del suo pianeta, che provoca piccole e brevi eclissi". Ricorda un po' la storia del calabrone, che per le leggi della fisica non potrebbe volare, ma lui non lo sa e, così, continua a farlo.
La scoperta di questo pianeta apre scenari interessanti per gli scienziati.
Per Peter Wheatley, uno degli scopritori, "poiché la stella madre di NGTS-1b è molto comune nell’Universo, è probabile che esistano molti altri pianeti giganti. Che attendono solo di essere trovati".Ma il pianeta mostro rappresenta una novità indiscussa. Che getta nuove interessanti ipotesi sui pianeti che abitano lo spazio.
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