L‘eleganza e i bei vestiti era la prerogativa per poter lavorare come pusher in una organizzazione criminale composta da 18 elementi, tra i quali quattro donne. La banda era stata ribattezzata dress code, proprio perchè richiedeva ai suoi spacciatori un abbigliamento decisamente elegante. Il tutto per non destare sospetti e poter lavorare in tutta tranquillità. L‘indagine è stata avviata nell‘aprile 2018 dai Carabinieri della Compagnia di Susa, comandata dal capitano Davide Cozzolino e coordinata dalla Procura di Torino.
I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diciotto persone, accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l‘indagine erano stati pedinati alcuni spacciatori residenti nella bassa Valsusa , che regolarmente raggiungevano il centro di Torino. Secondo quanto emerso la droga veniva trasportata in Italia dalla Spagna e dall‘Olanda attraverso corrieri di fiducia e, soprattutto oltre ogni sospetto. I viaggi avvenivano quasi sempre su strada, su macchine praticamente perfette.
Il dress code richiesto ai corrieri era di tutta eleganza: barba rasata, camicia ben stirata e macchina pulita, senza ammaccature sulla carrozzeria. Importante anche il tipo di guida. L‘autista doveva infatti rispettare i limiti di velocità e una guida sicura, in modo da non rischiare di incorrere in controlli improvvisi da parte della polizia stradale. Una volta arrivata nel nostro Paese la droga veniva smistata in alcuni garage nel centro del capoluogo piemontese. I carabinieri hanno sequestrato 26 chili di cocaina e hashish.
Nonchè il materiale utile per impacchettare le dosi da vendere. Le perquisizioni eseguite sono state venticinque. La banda usava anche cellulari criptati di ultima generazione per ricevere ordini di acquisto. L‘uso di altri telefoni era assolutamente vietato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.