Elisa Pomarelli, Sebastiani: "L'amicizia con lei era una farsa"

Massimo Sebastiani ha rivelato informazioni choc sull'omicidio della 28enne: l'uomo nutriva un amore malato per la ragazza e l'ha uccisa

Elisa Pomarelli, Sebastiani: "L'amicizia con lei era una farsa"

Nel corso della puntata di Quarto Grado del 20 settembre 2019, è stata resa nota la registrazione dell'interrogatorio di Massimo Sebastiani, presunto assassino di Elisa Pomarelli. Dalla prova audio è possibile sentire il 44enne fornire dettagli inquietanti sull'omicidio della ragazza: “Le ho messo le mani al collo, non so cosa mi è successo, mi ricordo solo una scarica dentro di me enorme quando mi ha detto: 'Non c’è neanche più bisogno di vederci così tanto'”.

Massimo Sebastiani ha ricostruito quei momenti terribili, la fuga dopo quanto attuato, fino all'arresto da parte delle forze dell'ordine. L'uomo ha riferito circa il rapporto con Elisa Pomarelli: “La vedevo di solito al martedì, al giovedì, al sabato e alla domenica; se c’era qualcosa da fare, per dire, alle vetture… così che le facevo un po’ da meccanico anche… allora ci vedevamo anche tutte le sere. Io so che anche guadagnare dieci euro per lei era importante, a volte veniva a casa mia… piuttosto che trascurare il lavoro a casa mia, piuttosto che stare con lei, cosa facevo? 'Se vieni ti do la mancetta, no'. Allora io riuscivo ad andare avanti a casa mia a lavorare, lei era lì con me e poi le davo la mancetta e andavamo al ristorante”.

In un altro passaggio del documento audio, Massimo Sebastiani confessa: "Io ero innamorato di lei, secondo me lei mi voleva bene, l’ho sempre sostenuto questo fino… all’altro giorno. Elisa dopo un po’ di tempo mi disse che aveva attrazione per le donne e io ero andato da una psicologa per capire se c’era qualcosa che potessi fare per aiutare Elisa, sono andato per capire le problematiche di Elisa”.

Arriviamo al punto del racconto in cui Sebastiani fa esplodere la sua follia avventandosi su Elisa Pomarelli: “Le ho messo le mani al collo e ricordo che è scivolata e ha sbattuto contro un’asse che si è staccata. Lì è scattato… come se davanti a me tutto quello che mi ha detto, che ha fatto fosse tutto una farsa. Mi ricordo solo una scarica dentro di me enorme quando mi ha detto: “Non c’è neanche più bisogno di vederci così tanto”.

Massimo Sebastiani, nel corso della registrazione, dichiara come in quegli istanti abbia sentito le sue mani su di lei.

Gli viene chiesto che tipo di scarica avesse provato interiormente, egli risponde: "Una cosa come di delusione, come se vedessi in aria… come se ho visto il pollaio quasi tutto buio che lei non riuscivo neanche a vederla perché mi è sembrato tutto buio lì dentro, improvvisamente, e lì poi è subentrato il panico”. Le indagini proseguono.

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