Assalto ai poliziotti nella notte: bomba contro il commissariato

Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso un uomo scendere, nella notte, dal muretto di cinta

Assalto ai poliziotti nella notte: bomba contro il commissariato

L’esplosione è avvenuta alle tre di notte ed è stata avvertita a distanza di metri dal luogo dove è stata innescata. L’ordigno, che è stato posizionato nel parcheggio del commissariato di polizia di Canosa, in Puglia, ha danneggiato l’auto privata di un poliziotto e un mezzo di servizio (guarda la gallery), ma non ci sono stati feriti. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo scendere, nella notte, dal muretto che costeggia il commissariato. Sul caso sono state avviate delle indagini per risalire agli autori dell’atto intimidatorio.

Immediate le reazioni di condanna al vile gesto di alcuni ignoti. Il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato: "Solidarietà alla polizia e ai cittadini di Canosa di Puglia, dopo l'esplosione di un ordigno a poca distanza dal commissariato. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a violenze contro donne e uomini in divisa, a sbarchi fuori controllo, a clandestini che hanno perso la vita, a immigrati in fuga dai centri, a un ragazzo massacrato di botte. C'è qualcuno al Viminale?".

Netto anche l’intervento di Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. "Un gravissimo atto intimidatorio – ha affermato – che conferma la fermezza dell'azione dei nostri agenti delle forze dell'ordine che, tra mille difficoltà e carenza di mezzi, garantiscono la sicurezza pubblica e tengono alta la bandiera della legalità anche in territori complessi. Mi auguro che i responsabili di questo reato siano assicurati al più presto alla giustizia e rinnovo la mia gratitudine per chi indossa con onore la divisa, tanto da scatenare l'ira e la reazione di una criminalità che sente franare il terreno sotto i piedi".

Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Canosa Roberto Morra "al personale del commissariato di polizia e, in particolare, all'agente che questa notte è stato vittima di un vile attentato fortunatamente senza conseguenze personali. Nei mesi scorsi - ha detto ancora il primo cittadino - ho già insignito l'agente particolare di un riconoscimento per il servizio prestato a tutela della nostra comunità. Siamo e saremo sempre dalla parte di chi si impegna senza risparmio nell'esercizio delle sue funzioni. Questo gravissimo attentato ci induce a mantenere alta la guardia sui fenomeni delinquenziali che affliggono la nostra città e, a tal proposito, questa mattina ho inviato una nota al ministro degli Interni e ho sentito il sottosegretario di Stato al Ministero Carlo Sibilia, per chiedere maggiore attenzione alla tutela del nostro territorio, rafforzando con uomini e mezzi l'organico del commissariato di Canosa".

La dinamica dell'attentato lascia pochi dubbi sul fatto che si tratti di un atto di intimidazione, dato che ad essere stata colpita è proprio l'automobile del poliziotto che qualche mese fa era stato premiato, come ha sottolineato il primo cittadino di Canosa, per la sua attività sul territorio. Un chiaro segnale nei confronti dell'agente di polizia, che ora è al vaglio degli inquirenti. Sull'episodio stanno indagando gli agenti della squadra mobile della Questura di Bari.

"Esprimiamo massima solidarietà al collega in servizio a Canosa al quale, questa notte, è stata fatta esplodere l'automobile, fuori dal locale commissariato e profonda vicinanza a tutti i poliziotti che lavorano lì. L'esplosione ha anche danneggiato un mezzo di servizio, ma poco importa a cosa, in dettaglio, fossero destinate quelle auto. L'attentato è rivolto a un poliziotto italiano, è avvenuto nel parcheggio di un commissariato, è un attentato alle Istituzioni che entrambi rappresentano e quindi allo Stato". Queste le parole di Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione Fsp polizia di Stato. "Si tratta di un episodio gravissimo e allarmante – ha aggiunto Mazzetti - soprattutto per come portato a termine dal momento che non c'è stata remora alcuna ad arrivare a posizionare un ordigno fra le auto del commissariato dopo aver scavalcato la recinzione perimetrale".

Parole dure anche quelle di Nicola Morra, presidente della commissione antimafia. "Gli inquirenti – ha spiegato - sapranno sicuramente assicurare alla giustizia gli autori e spiegarne i motivi, ma in questo momento è doveroso stringersi intorno alle donne e agli uomini della polizia.

Non possiamo distrarci e dobbiamo reagire contro ogni forma di violenza, soprattutto contro le forze dell'ordine come è già avvenuto poco tempo fa a Marina di Carrara". Vicinanza ai poliziotti di Canosa viene espressa anche da esponenti del mondo politico pugliese.

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