Dopo l'arresto di Cesare Battisti, la famiglia di Aldo Moro torna a sfogarsi per la latitanza dei terroristi di via Fani.
"Insieme a mio figlio Luca ho dato mandato al nostro legale, l'avvocato Valerio Vartolo, di intraprendere una serie di azioni legali nei confronti dello Stato italiano per i danni innumerevoli ed ingiustificati, morali e materiali riguardanti il caso Moro", ha detto Maria Fida Moro, figlia del leader della Dc ucciso dalla Brigate Rosse. E da Alessio Casimirri, che ha fatto parte del commando che lo ha rapito e che è latitante in Nicaragua dal 1982, "Mentre ex brigatisti facevano i vacanzieri in giro per il mondo noi vivevamo una solitaria agonia ad oggi lunga quarantuno anni. Lo Stato italiano deve essere chiamato pesantemente in causa a rispondere delle proprie 'inadempienze'. Le vittime sembrano proprio non interessare allo Stato tranne che per qualche applauso nelle ricorrenze di rito".
Come racconta l'Huffington Post, nel suo messaggio la figlia di Moro se la prende soprattutto contro le istituzioni: "Lo Stato non si è limitato a voltarci le
spalle, ma ci ha trattato - nel migliore dei casi - con indifferente sufficienza. È dunque giunta l'ora che questo Paese - che era anche il nostro - faccia la figura orribile che si merita agli occhi di tutto il mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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