Il figlio di 4 anni è malato di cancro e decidono di curarlo con infusi all'estratto di cannabis.
È questa l'idea malsana che è balenata nella testa di una coppia di genitori della contea di Hillsborough, in Florida. Così, Joshua McAdams e Taylor BlandBall, hanno deciso arbitrariamente di somministrare al figlio Noah, affetto da leucemia linfoblastica, un mix di oli CBD (acronimo di cannabidiolo), cibi freschi ed acqua alcalina rifiutando le cure chemioterapiche tradizionali.
Secondo quanto riporta la testa online Newyork Post, i due genitori avrebbero fatto questa scelta a seguito di alcune considerazioni del tutto personali e senza alcun riscontro scientifico. Al bambino era stata diagnosticata la LAL in aprile e, per circa un mese, si era sottoposto a cicli di chemioterapia finché, un giorno, i coniugi McAdams hanno decretato "necessaria" la sospensione delle cure. A loro dire, il bambino avrebbe mostrato segni di "instabilità emotiva", con frequenti sbalzi umore e nervosismo, dall'inizio del trattamento farmacologico. Dunque, consci del fatto che non avrebbero ricevuto l'approvazione né dei familiari né dei medici, sono fuggiti in Kentucky per agire lontano da occhi indiscreti. Per fortuna, però, l'intervento tempestivo delle autorità ha evitato risvolti potenzialmente drammatici per la salute del bambino.
Lo scorso lunedì, il giudice del tribunale della contea di Hillisborough, Thomas Palermo, ha deciso di affidare la custodia temporanea del bambino ai nonni materni accusando i due genitori di "una pericolosa negligenza che
ha messo a repentaglio la vita del bambino gravemente malato".Ora, il piccolo Noah è tornato in Florida ed ha già ripreso la terapia chemioterapica. I genitori hanno presentato ricorso per la sentenza ma è stata respinta.
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