"Ho l'anticoncezionale Neutro". Poi le violenze sulle minorenni

Il 50enne, condannato già a 8 anni, agganciava con finti profili social ragazzine promettedo di farle stare bene con un formidabile metodo anticoncezionale. A marzo nuovo processo per altri 11 casi

"Ho l'anticoncezionale Neutro". Poi le violenze sulle minorenni

Solo il coraggio di una ragazzina ha impedito a un rispettabile ingegnere di 50 anni residente in Brianza di continuare ad adescare online minorenni spacciandosi per un ginecologo di “fama mondiale” in possesso di “Neutro”, un formidabile metodo anticoncezionale. Il “dottor Alberto Berti”, arrestato nella primavera del 2019 e già condannato in abbreviato a 8 anni di reclusione nel maggio scorso per le violenze sessuali a una quindicenne e una diciassettenne, il prossimo marzo comparirà in udienza preliminare davanti al gup di Milano Manuela Accurso Tagano per rispondere di altri 18 capi d’imputazione, tra cui l’adescamento ai danni di altre 11 ragazzine, tutte minorenni all’epoca dei fatti tra il 2014 al 2019. In ambienti investigativi fin dall’avvio delle indagini partite nel novembre del 2018 dalla denuncia sporta dai genitori della 17enne, era forte la sensazione di essere di fronte “solo della punta dell’iceberg”. E così è stato: i poliziotti dell'allora commissariato di Monza, coordinati dal pm di Milano Francesca Gentilini, in due anni di indagini non si sono mai fermati e, anche tramite un appello al programma “Chi l’ha visto?”, hanno trovato una dopo l’altra le vittime del pedofilo 50enne.

Il modus operandi era il seguente: l’insospettabile ingegnere creava molteplici falsi profili sui social network (Facebook e Instagram) per approcciare e far cadere nella sue rete le giovani vittime fingendosi di essere loro coetanee e coetanei. In un caso, risalente al dicembre del 2014, stando agli atti dell’inchiesta “fingendosi lo zio di ‘Andrea’, con cui la vittima, allora quattordicenne, aveva stretto un rapporto di amicizia virtuale” il 50enne aveva indotto la ragazzina a “subire atti sessuali” sul “divano di casa”. Poi con gli anni l’ingegnere ha ‘perfezionato’ il suo metodo di caccia: celandosi sempre dietro profili fake con foto di ignari ragazzi, per cui dovrà rispondere del reato di sostituzione di persona, agganciava e conversava con le sue innocenti prede convincendole con “toni entusiasti” della necessità di sottoporsi al trattamento anticoncezionale “Neutro” che avrebbe migliorato la loro vita. E qui entrava in scena il “ginecologo di 25 anni”, “single” e “in cerca di una relazione seria”. Attraverso i finti profili Facebook e Instagram di “Alberto Berti” e quello dell'inesistente studio omonimo, il 50enne prospettava alle minorenni il trattamento da effettuare "solo tra i 14 e i 17 anni” che mirava al “bene esclusivo delle ragazze” evitando loro “di diventare frigide”, di “non avere più bambini” e di “non piacere più nessuno”.

Nella prima fase della sua trappola alle malcapitate il "dottor Berti" chiedeva di “inviargli foto di nudo, in quanto necessarie per il ‘trattamento’”. Poi cercava di incontrarle di persona per “neutralizzarle” con la sua capacità di produrre un liquido seminale con il quale poteva migliorare la loro vita sessuale e di relazione. La maggior parte delle minorenni adescate sono riuscite a resistergli e non andare oltre lo scambio virtuale di messaggi e di foto pedo-pornografiche. Per altre, quelle più fragili, invece si è aperto l’incubo degli abusi.

Il 50enne le andava a prendere direttamente, in alcuni casi, a scuola o fuori da una biblioteca. “Sei speciale, l’ho capito dalla prima volta che ti ho parlato”, diceva loro mentre le portava in un appartamento a Monza, a pochi passi dal parco della Villa Reale, dove commetteva poi le violenze.

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