Fiori sulla tomba del boia nazista, l'Anpi: "Seppellitelo senza nome"

L'Anpi ha mandato una lettera al sindaco di Santa Maria Capua Vetere, per chiedera la sepoltura del criminale nazista in un loculo senza nome

Fiori sulla tomba del boia nazista, l'Anpi: "Seppellitelo senza nome"

"Chiediamo la sepoltura anonima del boia di Bolzano", così l'Anpi Alto Adige Südtirol e quello di Caserta, esprimono il proprio sdegno, alla vigilia del 25 aprile. I presidenti delle due associazioni hanno mandato una lettera al sindaco di Bolzano e a quello di Santa Maria Capua Vetere, chiedendo che il criminale di guerra Michael Seifert venga sepolto in un loculo senza nome.

Il motivo? Mettere fine al continuo omaggio di fiori e addobbi sulla tomba del criminale nazista, morto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere all'età di 86 anni e lì seppellito dal 2010. Da allora, sulla sua tomba sono freqenti le visite dei nostalgici, secondo quanto riporta Repubblica: "un'offesa alle vittime della sua disumana violenza e di tutte le vittime del nazifascismo".

il "boia di Bolzano" era stato uno dei caporali responsabili del campo di sterminio Durchganglager, in via Resia a Bolzano, "dove si è macchiato di crimini e atrocità, come sancito dalla sentenza del Tribunale militare di Verona che lo ha condannato all'ergastolo nel 2000", secondo quanto ha ricordato l'Anpi nella lettera inviata ai sindaci. Scomparso subito dopo la fine della guerra, venne arrestato a Vancouver nel maggio del 2002 e poi estradato in Italia nel 2008, dove venne rinchiuso nel carcere in cui morì nel 2010."Non si tratta- precisa l'Anpi- di negare a nessuno il diritto a una sepoltura dignitosa, ma di farlo in forma rigorosamente anonima, in modo che la tomba non sia una sorta di postumo omaggio simbolico ai disvalori nazifascisti".

Questa la richiesta fatta alle istituzioni, affinché possano avviare le procedure necessarie, nonostante, per il momento, la nota dell'Anpi sia l'unico atto ufficiale a segnalare il pellegrinnaggio sulla tomba di Seifert.

Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, inoltre, ha sottolineato che"agli atti del Comune vi sono tutte le autorizzazioni dei vertici militari e anche quella della moglie, per inserire il nome sulla tomba". In ogni caso resta l'impegno a effettuare "ulteriori approfondimenti su quello che ha segnalato l'Anpi, perché i valori di libertà e di democrazia, di antifascismo, sono fondamentali per noi".

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