Flessibilità per i migranti e il terremoto. L'Ue apre uno spiraglio per l'Italia. Pierre Moscovici, Commissario Ue agli Affari economici, è intervenuto all'Atlantic Council a margine dei lavori del Fmi, spiegando che Bruxelles valuterà la flessibilità per le "spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate". Di fatto la posizione di Moscovici non è la stessa di Juncker che solo qualche giorno fa aveva ricordato al premier Matteo Renzi di rinunciare a richieste di flessibilità perché "nel Patto di stabilità, che non deve essere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi di flessibilità combattendo contro chi sapete" e senza i quali elementi "l'Italia quest'anno avrebbe potuto spendere 19 miliardi di meno". Moscovici adesso cambia rotta rispetto a quella tracciata da Juncker: "Abbiamo detto chiaramente cosa è la flessbilità nel gennaio 2015 - ha spiegato Moscovici -. Dobbiamo incoraggiare i paesi che creano molti investimenti, lo abbiamo fatto con l'Italia. Aiutare i paesi che portano avanti riforme strutturali affinchè possano avere più tempo, lo abbiamo fatto con l'Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per la crisi di rifugiati o un terremoto o un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate. In generale un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, è il principale problema di Italia e Belgio".
Adesso bisogna capire in quali termini il governo userà questa "flessibilità" all'interno del Def da presentare a Bruxelles. Ma dall'europa arriva anche un'altra "carezza" per il premier: "In Italia c'è una minaccia populista, per questo sosteniamo gli sforzi di Renzi affinchè sia un partner forte nella Ue".
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