Bellomo: "Così tutte le mie allieve sono diventate magistrate"

L'avvocato Migliucci sottolinea: "Le studentesse erano libere di accettare i contratti. Qualcuna li accettava altre no, nessuna di queste ha mai ricevuto pregiudizi"

Bellomo: "Così tutte le mie allieve sono diventate magistrate"

"Non ho fatto mai nulla di male e queste studentesse dei miei corsi, poi, sono diventate tutte magistrati". Questa la dichiarazione di Francesco Bellomo nella memoria depositata sintetizzata dal suo legale. Due pm milanesi hanno chiesto di archiviare la posizione dell'ex consigliere di Stato, indagato per stalking e violenza privata ai danni di quattro studentesse della sede milanese della scuola di preparazione alla magistratura "Diritto e scienza". Guido Salvini, il giudice per le indagini preliminari di Milano, si è riservato la decisione sulla richiesta di archiviazione presentata.

"Scambi di reciprocità"

L'avvocato Beniamino Migliucci, dopo la discussione davanti al gip, ha spiegato ai cronisti presenti: "Noi condividiamo assolutamente in tutti i suoi punti la richiesta di archiviazione della Procura che non ha ravvisato reati. Le studentesse erano libere di accettare i contratti. Qualcuna li accettava altre no, nessuna di queste ha mai ricevuto pregiudizi. L'unico cambiamento in positivo per loro è che sono diventate magistrati".

I pm hanno ritenuto che tra Bellomo e le studentesse (che non hanno presentato denuncia) esistesse "una rete di scambi connotata da reciprocità". Dopo le indagini sullo scandalo emerso sul "dress code", per la Procura non sarebbero emersi "atti idonei ad integrare una condotta di sopraffazione, né un’abitualità di comportamenti volti ad incidere negativamente sulla serenità e l’integrità psicofisica delle allieve".

È stato specificato che nonostante ci siano state telefonate e mail per avanzare richieste insolite in un rapporto di collaborazione accademica, non può ritenersi che "valgano ad integrare una condotta abituale di molestia e minaccia".

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