Un pomeriggio d'inferno, sotto il sole cocente e senza l'impianto di climatizzazione, bloccati nelle lamiere di un treno. Un incubo durato sei ore. Tutta per colpa di un guasto a un treno "Italo" della tratta superveloce di ferrovie dello Stato. I passeggeri, che da Napoli erano diretti a Roma, sono rimasti fermi per oltre sei ore nelle campagne della Ciociaria. Il bollettino di questa disavventura è tragico: dodici persone trasportate in ospedale dai sanitari del 118 e dalla Protezione Civile. Tra questi ci sono anche un bebè di pochi mesi e un bambino di tre anni.
Il treno superveloce 9984, sul quale viaggiavano 400 passeggeri, si è bloccato per un'improvvisa avaria nel tratto compreso tra le stazioni di Morolo ed Anagni, ai confini con la provincia di Roma. A dare l'allarme sono stati gli stessi addetti alla conduzione del treno ed il personale presente a bordo. Come spiega il Corriere della Sera, "è stato necessario attivare l’unità di crisi per rifocillare con acqua e viveri i quattrocento passeggeri bloccati". Sul posto dovute intervenire le ambulanze dell'Ares 118, i carabinieri, la protezione civile e anche due elicotteri adibiti al trasporto dei feriti. Questo perchè a bordo dell'Italo diverse persone avevano iniziato a manifestare malori. Fortunatamente nulla di grave ma solo un forte stato di agitazione dettato dalla paura di essere rimasti bloccati in piena campagna.
Il treno è ripartito poco dopo le 15.30 senza che ci fosse la necessità di trainarlo.
I tecnici Tav, infatti, sono riusciti a riparare il guasto. Il guasto ha comunque avuto pesanti ripercussioni su tutta la tratta. A Roma, intorno alle 17, si registravano fino a 300 minuti di ritardo per i treni Italo e 60 minuti per le Frecce in direzione nord.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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