Al grande raduno della Lega a Pontida è arrivato anche Gad Lerner. Il giornalista è stato accolto (come già accaduto) da urla, fischi e insulti: "Massone, straccione, vai a casa, tagliati la barba, figlio di cento padri, spargi sempre merda su di noi e oggi sei tu che hai la merda, ebreo, provocatore". Il saggista italiano è stato seguito minacciosamente dai leghisti fino all'arrivo nell'area stampa, allestita vicino al palco dove ha preso la parola il leader Matteo Salvini.
Aggredito giornalista
Nel pratone è stato inoltre aggredito un giornalista di La Repubblica che stava realizzando delle interviste sui diversi pareri relativi alla crisi di governo: un militante verde ha scagliato un pugno contro la videocamera di Antonio Nasso e una manata sul microfono. Il videomaker è stato anche minacciato: "È meglio che te ne vai, altrimenti ci incazziamo". Nella folla si è poi sentito urlare: "Mattarella mafioso".
Ma dai gesti incivili si è dissociato Luca Zaia, che ha tenuto a ringraziare tutti "i giornalisti per la presenza". Il governatore della Regione Veneto ha poi stoppato i fischi che si erano innalzati nei confronti della stampa: "No, ragazzi. Qua non funziona così: l'ospitalità è sacra".
Una tirata d'orecchie è arrivata anche direttamente da Salvini che ha sgridato chi ha insultato il presidente della Repubblica: "Possono essere sbagliati i toni. Bisogna sempre portare rispetto. Sicuramente sono state fatte scelte che non corrispondono alla volontà popolare. Io però non uso l'insulto e propongo agli italiani un cambiamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.