Ancora poco chiare le dinamiche che hanno portato allo scontro dei due treni che correvano in direzione opposta sullo stesso binario tra Andria e Corato, in provincia di Bari.
I sindacalisti del settore ferroviario intanto preferiscono non rilasciare interviste “perché la situazione è molto delicata” o, peggio ancora, non rispondono al telefono.
Cosa sia andato storto ancora non si sa, ma una cosa è certa: “Sono in corso dei lavori sulla Ferrotramviaria Bari Nord (la linea privata coinvolta nell'incidente) per il raddoppio dei binari, per rendere la linea più efficiente e sicura più di quanto già non lo sia” ha dichiarato Filippo Iacobazzi, segretario generale Fit Cisl Puglia e Basilicata. Sembrerebbe azzardato proprio oggi, una giornata così nera per le ferrovie italiane, sentir parlare di efficienza e di sicurezza. “I lavori non sono su quella linea, si opera più sulla tratta Andria-Barletta e in particolare nella stazione di Andria che sarà spostata”.
Si può parlare di errore umano o tecnico? “Credo sia prematuro parlare dell'uno o dell'altro” continua Iacobazzi, che addirittura definisce l'incidente “imponderabile”.
I lavori della Ferrotramviaria erano dettati anche dal fatto che “sarà l'unica azienda concessionaria di tutte le tratte della zona” sottolinea il sindacalista.
L'unica ferrovia privata che, probabilmente, intendeva far sentire il fiato sul collo alle “Ferrovia del Sud Est” in difficoltà per gli sprechi e i problemi di mezzi, sfruttando i fondi europei e le autorizzazioni della Regione Puglia.Ci sarebbero dovuti essere due binari nella tratta della morte, ce n'era solo uno; ma correvano due treni.
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