Dpcm, l'ira della Meloni: "Misure da rivoluzione"

Intervento duro e senza sconti di Giorgia Meloni a Porta a porta, dove il leader di Fratelli d'italia ha commentato il nuovo Dpcm e le chiusure

Dpcm, l'ira della Meloni: "Misure da rivoluzione"

Giorgia Meloni è stata ospite della puntata di Porta a porta in onda questa sera e ha avuto modo di affrontare con Bruno Vespa il complicato tema del nuovo Dpcm, che da mezzanotte chiuderà in casa milioni di italiani in zona rossa e zona gialla. Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria sono le regioni con il rischio massimo di contagio da coronavirus in questo momento. Puglia e Sicilia, invece, sono le regioni che in questo momento hanno un rischio alto ma ancora controllabile. In queste sei regioni sono state applicate misure restrittive che, in diverso modo, costringeranno a casa diversi milioni di persone.

"Sono d'accordo sul fatto che si prendano misure su base territoriale, ma abbiamo regioni talmente grandi con province differenziate. In una nazione decente non proibisci alla gente di uscire di casa con un Dpcm", ha dichiarato Giorgia Meloni, lamentando un trattamento non adeguato. Il riferimento del leader di Fratelli d'Italia è evidentemente a Piemonte e Lombardia, completamente chiuse in una zona rossa con limitazioni molto simili a quelle del lockdown primaverile. Sono due tra le regioni più popolose del Paese, con un numero elevato di province e dove il grado di contagio non è uniforme.

Il caso di Bergamo e di Brescia è emblematico: le due province più colpite dalla prima ondata di coronavirus, infatti, in questo momento hanno un'incidenza di contagi molto inferiore rispetto ad altre zone della regione. Questa parte di Lombardia, molto estesa e non minoritaria, oggi si chiede per quale motivo debba essere equiparata a province in cui, invece, il virus sta circolando con maggiore intensità.

Giorgia Meloni non si arrende e successivamente lancia una forte accusa sui provvedimenti assunti da questo governo: "Noi parliamo di una misura addirittura più stringente del primo lockdown, sono misure che si prendono quando si fanno le rivoluzioni. Immagino che nei Paesi europei le misure le abbiano votate in Parlamento". Fino a poche settimane fa, l'esecutivo si fregiava dell'efficacia del sistema Italia per il contrasto al coronavirus ma ora sembra aver perso tutta la sua forza.

Il leader di Fratelli d'italia, quindi, fa l'esempio di un modello che, seppure in scala ridotta, sembra stia dando i suoi frutti: "Al principato di Monaco hanno risolto il problema della movida, i ristoranti chiudono alle 22 e la gente ha mezz'ora di tempo per tornare a casa e si fanno controlli a tappeto, ma i ristoranti lavorano. Provare a ragionare non con l'accetta ma con soluzioni che tengano insieme tutto e stabilendo priorità importanti sugli anziani secondo me potrebbe essere un modo più intelligente di gestire la questione".

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