Bimba perde la mano dopo incidente stradale: a giudizio un 23enne

Risiede ad Altamura ed ha 23 anni il responsabile del grave incidente stradale nel quale perse la mano una bambina di cinque anni

Bimba perde la mano dopo incidente stradale: a giudizio un 23enne

Il pm di Taranto Giorgia Villa ha citato a giudizio un ragazzo di 23 anni residente ad Altamura - Comune in provincia di Bari - con l'accusa di lesioni personali gravissime. L'imputato, infatti, il 24 giugno 2017 sfrecciando a oltre 230 chilometri orari sulla statale Appia, provocò un incidente stradale e mandò fuori strada l'auto sulla quale viaggiava una famiglia romena senza fermarsi a prestare soccorso.

Il nucleo famigliare composto dal padre romeno di 32 anni residente da tempo a Ginosa nel tarantino, dalla moglie e dai due figli - un bambino di 10 anni e una bimba di 5 - viaggiava a bordo di una Opel Tigra sulla statale 7 via Appia da Laterza (Comune in provincia del capoluogo ionico) in direzione Castellaneta. In un primo momento la Mercedes classe C intestata al padre dell'indagato ma utilizzata esclusivamente da quest'ultimo, dopo essere giunta a tutta velocità, tentò un sorpasso azzardato. Il conducente tuttavia, accortosi dell'arrivo sulla corsia opposta di una Renault Clio, rientrò - secondo quanto afferma l'accusa - nella sua corsia di marcia urtando però lievemente la Clio sulla fiancata sinistra. Questa manovra pericolosa allo stesso tempo, provocò un violento tamponamento dell'Opel Tigra che, strusciandosi contro un muretto a secco, uscì di strada, si ribaltò più volte e andò a finire in un terreno agricolo.

In questo terribile incidente stradale, il padre, la madre e il figlio più grande riportarono numerosi traumi e contusioni non gravi. Ad avere la peggio, la bambina alla quale fu amputata la mano. Come sottolineato in una nota dello studio 3A che segue il caso, la bimba dovrà convivere per tutta la vita con la menomazione e con una protesi. La piccola ha da poco iniziato a frequentare le scuole elementari, ma non è tuttora riuscita a superare il trauma.

Si sente diversa, infatti, dai suoi coetanei e poiché si è chiusa in se stessa, viene seguita da una psicologa.

L'imputato, identificato grazie alle indagini condotte dai Carabinieri, dovrà comparire l'8 gennaio 2019 davanti al tribunale monocratico di Taranto.

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