In Australia, una guardia giurata ha abusato sessualmente di una bimba di tre anni nel seminterrato di un centro commerciale.
L'ennesimo, agghiacciante episodio di sevizie esercitate su una innocente bambina. Stavolta, la storia giunge dritta da Sidney, attraverso il quotidiano nazionale The Australian. I fatti risalgano a dicembre del 2016 ma la condanna per il pedofilo è stata emessa appena qualche giorno fa, in data 27 agosto. Soltanto dopo la sentenza, è stata concessa la divulgazione del filmato che incastrerebbe, in modo assolutamente inequivocabile, il molestatore.
Si tratta di Mohammad Hassan Al Bayati, un trentenne di nazionalità irachena, assunto come guardia di sicurezza presso il centro commerciale DFO Hombush, nel cuore della capitale australiana. Stando a quanto si apprende da molteplici fonti, l'uomo avrebbe prelevato la bambina dall'area giochi interna dell'ipermercato con la mendace promessa che l'avrebbe condotta da sua madre. La donna, infatti, ne aveva dato annuncio di smarrimento appena qualche attimo prima dal momento che la figlioletta era sfuggita al suo controllo durante la sessione di acquisti. Neanche a dirlo che la guardia non si è lasciata sfuggire l'occasione per profittare barbaramente della minore.
Le registrazioni delle telecamere di sorveglianza interne alla struttura mostrano il vile pedofilo mentre si allontana per mano con la bambina dapprima in corridoio deserto poi, giù dalla tromba delle scale che conduce ai sotterranei. Dall'ultimo avvistamento, trascorrono ben undici minuti. Un tempo breve ma sufficientemente lungo per dare sfogo alla più becera forma di turpitudine. Secondo il racconto riferito dalla vittima, l'aggressore l'avrebbe costretta alla pratica di atti sessuali rasentanti l'oscenità più bieca e ripugnante. Ma non è tutto. Dopo aver commesso il reato, "il diavolo", così come lo definisce The Mirror, ha riconsegnato la bambina alla mamma rimproverando quest'ultima di negligenza.
Il giudice John Pickering, che si è occupato della vicenda, ha definito il caso come "il peggior incubo che un genitore possa vivere", riferisce il quotidiano The Sidney Morning Herald. "La cosa più assurda – continua il giudice – è che abbia addirittura rimproverato la madre della vittima per aver lasciato sola la bambina esponendola incautamente al pericolo, proprio quando il pericolo era lui".
Lo scorso 27 agosto Mohammad Hassan Al Bayati è stato condannato a quattro anni
di reclusione ma, a quanto pare, negherebbe ancora di aver molestato la bambina. "Ho il cellulare pieno di ragazze che mi cercano, non ho bisogno di avere rapporti con una minore", avrebbe commentato la sentenza.
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