"Chiunque abbia realizzato questo furto non è un dilettante. Governi stranieri potrebbero avere le capacità di portare a termine un’operazione simile ma non saprei per quale motivo. Terroristi e organizzazioni criminali hanno invece tutta la convenienza e per noi sono gli autori più probabili": a tre giorni dal pesante attacco hacker subito da Hacking Team, è la spiegazione all’ANSA di Erik Rabe, manager della società che produce software di sorveglianza. "Adesso ciò che ci è stato rubato è a disposizione di tutti". E ancora: "I media sembrano credere che dietro questo attacco ci possa essere qualcuno che ha a cuore i diritti civili e la privacy - aggiunge Rabe -. Ma, se così fosse, queste persone hanno fatto un errore incredibile mettendo a disposizione di chiunque un software di questo tipo. In realtà non ho idea di chi possa aver compiuto questo attacco. Un giorno lo scopriremo, ma penso ci vorrà una lunga investigazione".
Infine Rabe lancia l'allarme: "l nostro software può essere usato per le intimidazioni, ricatti su informazioni personali. Il guadagno ora è nelle mani di più persone. Pensiamo che nel furto dei nostri dati siano coinvolte delle ’gang’, e sicuramente più persone.
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