La pensione minima non basta, 500 euro non sono sufficienti a mantenere il figlio cieco così una 79enne ha deciso di tornare in strada a prostituirsi.
Rimasta vedova e perso il figlio che la aiutava economicamente, una 79enne di Lecco è ritornata a fare un mestiere che faceva in giovane età per arrotondare lo stipendio: dispensare piacere a pagamento. La donna aveva abbandonato questa "professione" da tempo, ma per forze di causa maggiore è dovuta ritornare su quella strada, lungo la Super 36 di Nibionno. "Non è cosa e non è bello per una signora anziana come me, ma che posso farci... non ho mai chiesto la carità a nessuno e non intendo cominciare adesso, mi sono sempre arrangiata e continuerò a farlo" - racconta la 79enne ai giornalisti de Ilgiorno.
La donna prende una pensione minima che però non è sufficiente per mantenre il figlio malato. Così è venuta da sé la drastica decisione che le permette di ricavare qualche soldo. Per la 79 enne non ci sono feste, anche ieri nella giornata dedicata alla mamma, era lungo la super strada con indosso una minigonna rossa e una camicetta nera sbottonata. In mezzo alle straniere e ai viados, cerca di mettersi in mostra e di competere con le giovani. I giornalisti de Ilgiorno l'hanno trovata lì, lungo quella strada, un poì in disparte dal resto di prostitute.
"Mio marito è mancato, mentre mio figlio a causa del diabete è praticamente cieco, prima provvedeva lui a me, adesso è il contrario – racconta -. Tra affitto, bollette e medicinali i soldi non sono mai sufficienti e allora eccomi qui. Non mi vergogno, perché dovrei? Non rubo mica e non faccio del male a nessuno, anzi". I clienti non sono molti, si rivolgono a lei signori avanti con gli anni soprattutto, ma anche qualche ragazzotto di cui soddisfa le voglie al prezzo di una ventina di euro scarsi.
"A qualcuno faccio pena, mi chiede perché mi venda alla mia età e allora mi allunga qualcosa di più. Non guadagno tanto, ma almeno mio figlio e io riusciamo a campare, a me importa solo questo" - conclude la donna.
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