I comuni continuano a "scommettere" sugli incassi delle multe. E, anche per il 2016, alzano la posta, con punte di incremento che arrivano anche a sfiorare il 30%. In controtendenza, tra le grandi città, Milano. Mentre a Roma pesa la scarsa capacità di recupero degli arretrati e a Napoli la bassissima percentuale di riscossione. È quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos sui bilanci di previsione 2016 dei comuni italiani.
Nelle grandi città, aumentano in maniera consistente gli incassi previsti a Roma, da 250 mln a 325 mln, e Firenze, 3,5 mln in più rispetto al 2015. Ma nella Capitale a pesare sono soprattutto i 148 mln di arretrati che, considerando una capacità di recupero non superiore al 35%, producono ogni anno un buco di almeno 100 mln. Milano è invece in controtendenza, con una riduzione dai 405 mln del 2015 ai 355 mln nel 2016 dell'introito stimato. Un caso a parte è rappresentato da Napoli. Dove la percentuale di riscossione delle multe è ampiamente sotto il 10%, con la Corte dei Conti che per il periodo 2009-2013 ha stimato il 4% delle multe effettivamente riscosse rispetto al totale.
Nei comuni più piccoli scendono i numeri assoluti, ma sale in proporzione l'incidenza delle multe sui bilanci. A Prato si stima un incasso nel 2016 di 14 mln, di 3 milioni superiore rispetto agli 11 mln del 2015. In questo caso, l'incremento è pari al 27%. Da segnalare anche le buone abitudini ci sono alcuni comuni più piccoli.
A Schio, in provincia di Vicenza, il bilancio di previsione 2016 prevede 980.000 euro in entrata per violazioni al Codice della Strada, e la Giunta li destina a studi, ricerche e campagne di sensibilizzazione ai fini della sicurezza stradale.
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