"Pamela Mastropietro è morta per un'overdose, io non l'ho uccisa": è la frase che Innocent Oseghale ha ripetuto più volte agli inquirenti. Ma per i genitori della ragazza non è così.
Le certezze del padre
Stefano Mastropietro, padre della 18enne fuggita da un centro di disintossicazione di Corridonia e ritrovata sembrata in due trolley, la figlia non sarebbe stata uccisa da una overdose di droga. "Lei inalava o fumava la droga, mai siringhe - ammette il papà -. Per questo escludiamo che possa essere morta per overdose. Non ha mai usato una siringa: questo è un dato di fatto, una certezza".
Il legale della famiglia e zio di Pamela ha ipotizzato a Porta a Porta che qualcuno avrebbe fatto l'inizione alla ragazza. La madre Alessandra Verni sostiene invece che "può essere stato il nigeriano ad averle detto comprami questa siringa, mi serve. Lui è padre, ha una bambina piccola, non so come l'abbia ingannata". Inoltre dalle parole dei genitori emerge una nuova ipotesi: "Qualcosa è accaduto in comunità". E ancora: "Temiamo che qualcuno le abbia fatto qualcosa di male lì dentro", riferendosì al centro da cui la 18enne è fuggita e in cui era in cura per i problemi con la droga.
Il padre ha detto sostenuto che "quando
fai i bagagli e lasci un posto hai avuto per forza un problema". La madre è aperta a ogni pista: "Pensiamo dal più piccolo problema a quello più grave cioè che qualcuno le abbia fatto del male", come riporta TgCom24.
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