Per due anni, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto, l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rilasciata lo scorso 26 ottobre allo stabilimento dell'Ilva a Taranto, "esplica in ogni caso effetto". Proprio per questo, dopo il via libera al decreto, è "in ogni caso autorizzata la prosecuzione dell’attività".
Nella bozza, presentata dal minsitro dell'Ambiente Corrado Clini, il decreto legge è composto da due articoli. Nel primo si afferma, appunto, che per due anni, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto, il provvedimento di Aia va considerato "parte integrante" del decreto ed "esplica in ogni caso effetto". Di conseguenza, si legge nella bozza del governo Monti, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto, è "in ogni caso autorizzata la prosecuzione dell’attività nello stabilimento della società Ilva di Taranto, per tutta la durata stabilita al periodo precedente, salvo che sia riscontrata l’inosservanza anche ad una sola delle prescrizioni impartite nel provvedimento stesso".
Nel secondo articolo, i tecnici hanno stabilito che, finché non verrà approvato il decreto, la responsabilità della conduzione degli impianti dello stabilimento resta, "anche ai fini dell’osservanza di ogni obbligo, di legge o disposto in via amministrativa, inerente il controllo delle emissioni, imputabile esclusivamente all’impresa titolare dell’autorizzazione all’esercizio degli stessi sotto il controllo dell’autorità amministrativa competente". Autorità che, alla scadenza, "confermerà o revocherà il provvedimento di autorizzazione integrata ambientale" con ogni conseguenza prevista dalla normativa di legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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