Lo accusano di aver effettuato truffe telefoniche ma lui è sordomuto dalla nascita. È la strana vicenda capitata a un ragazzo 30enne di Frosinone, indagato per aver venduto degli smartphone online senza mai consegnarli agli acquirenti. Solo che lui era a sua volta vittima, di furto d’identità.
Truffe online e furti d’identità
La storia inizia qualche mese fa quando su internet iniziano a comparire inserzioni di vendita di smartphone. Oltre alle immagini del dispositivo elettronico, il venditore affiancava un numero di telefono al quale poter essere contattato dagli interessati per avere maggiori informazioni sul prodotto. A chi chiamava rispondeva una voce squillante e sciolta che spiegava al malcapitato quale occasione imperdibile avesse davanti nell’acquistare il telefono in vendita. E in molti ci sono caduti: hanno pagato il prezzo pattuito ma a casa non hanno mai ricevuto lo smartphone: solo un pacco con dentro nulla. Insomma, il più tradizionale dei raggiri. I truffati hanno quindi presentato formale denuncia, con nome, cognome e numero di telefono del venditore. Ma qui viene il bello ed entra in gioco il 30enne ciociaro: sotto indagine ci finisce lui, sordomuto dalla nascita.
Chiuse le indagini
La cosa paradossale è che nessuno in procura si sia accorto che stava indagando su un sordomuto. Tanto che al giovane disabile è arrivata nei giorni scorsi l’avviso di chiusura indagini, documento dal quale ha appunto scoperto di essere indagato.
Il suo avvocato, Claudia Mancini, ha cercato di comprendere di cosa si trattasse e in breve è venuta a capo della vicenda, scoprendo che al ragazzo sordomuto era stata rubata l’identità. Non sarà difficile scagionarlo da un’accusa la cui assenza fondamento appare evidente.
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