Dall'India arriva la storia di un "marito mostro", accusato di avere ucciso sua moglie, di averla decapitata e di avere camminato per chilometri tenendo in mano la testa mozzata della donna. L'assassino in questione si chiama Nakaphodi Majhi, di 55 anni di età, mentre la vittima si chiamava Sachala e aveva 45 anni. L'uccisione della malcapitata sarebbe avvenuta circa due settimane fa, ma soltanto adesso, grazie a numerose testimonianze e alle indagini della polizia, stanno emergendo i dettagli della follia di Majhi.
Intorno alle 03.30 del mattino di venerdì 15 luglio, il 55enne, residente nel distretto di Dhenkanal, nello Stato orientale di Orissa, avrebbe iniziato a litigare con la moglie, con cui era sposato da 25 anni, accusandola di tradirlo. Lui avrebbe quindi afferrato un oggetto appuntito, per poi colpire alla gola Sachala. Majihi avrebbe quindi decapitato la malcapitata e avrebbe in seguito riposto la testa di quest'ultima dentro una borsa, per poi incamminarsi con in mano quel sacco dal contenuto macabro.
L'assassino avrebbe camminato per ben undici chilometri trasportando la testa della vittima, fino ad arrivare alla prima stazione di polizia presente lungo quella strada. Le forze dell'ordine indiane, però, erano state già avvertite da alcuni passanti del fatto che ci fosse uno squilibrato che camminava con in mano una testa umana mozzata.
L'uomo è stato immediatamente arrestato dagli agenti e si trova attualmente in carcere. Gli inquirenti hanno subito sottoposto a perquisizione l'abitazione dell'indagato e gli hanno sequestrato la testa della moglie e l'arma con cui avrebbe sgozzato la consorte.
La notizia di tale delitto, hanno rilevato i principali
media internazionali, arriva quasi in coincidenza con l'uscita di un nuovo documentario Netflix proprio sugli assassini più pericolosi dell'India, ossia su soggetti che hanno decapitato e smembrato le loro vittime.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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