Sono un po' la fogna e un po' l'attrazione dei social network. Un cestino in cui convivono ironia, frivolezza e insulti. Su Facebook esistono gruppi composti da centinaia di migliaia di persone, intitolati nei modi più bizzarri possibile e che finiscono col diventare una piattaforma franca in cui tutto è ammesso e (quasi) tutto è lecito.
Alcuni li conosciamo bene. Sono i gruppi in cui si è diffusa la Bibbia 2.0, l'enorme archivio pedo-pornografico formato da migliaia di fotografie rubate a ignare ragazzine, inconsapevoli che i loro scatti intimi fossero stati catalogati, raggruppati in cartelle e condivisi di profilo in profilo. Pastorizia Never Dies, Sesso Droga e Pastorizia, Welcome to Favelas. Ne nascono ogni giorno a centinaia, impossibile farne un censimento.
Tra questi ne emerge uno di nome Giente Honesta, collegato alla pagina del "Partito Anarco-Capitalista". Il gruppo di solito sembra occupato più prendere in giro i populisti (o quelli che loro considerano tali) che a discussioni dall'alto spessore culturale. Ma se il raggruppamento è finto e ironico, lo stesso non si può dire per le persone che ci navigano all'interno. Quelle sono vere, reali, si presentano con nome e cognome. Oggi, per esempio, qualcuno ha lanciato un nuovo argomento di dibattito: la storia di nonna Peppina Fattori, la terremotata di San Martino di Fiastra sfrattata dai giudici dalla sua casetta di legno (abusiva) in cui avrebbe voluto morire dopo aver perso la casa nel sisma.
In pochi minuti sulla povera terremotata si è rovesciato tutto l'odio di internet. "Secondo me è già morta e la muovono con dei fili", scrive un utente che si fa chiamare Bwosky. Gli risponde Beatrice Silvestri: "È imbalsamata e dentro c'è un nano. Come per il Gabibbo". L'accusa rivolta dagli internauti ai media, infatti, è quella di aver cavalcato troppo la vicenda. Realizzando un numero indecifrabile di servizi sulla sua vicenda.
Anche fosse vero, di certo non giustifica l'ondata di insulti rivolti contro la 95enne. "Noo, ma che schifo è 'dimenticata dalle istituzioni' - attacca Francesco - avevo scommesso su 'abbandonata dallo Stato' e ho perso 50 euro per sta vecchia di merda". "Ma uccidetela almeno smette di soffrire", scrive invece Alessio. Più fine (ma ugualmente truce nell'augurarle la morte) tale Alessandro, che nel suo post invita la "nonna peppina" ad "andare ad abitare nella casa del Signore, che è tutto gratis". Frank invece raccoglie 54 apprezzamenti dagli internauti per una frase choc: "Peppina non si muove.
Spostati paralitica bastarda" (e c'è anche chi sostiene di ridere "da 20 minuti" per una battuta così imbecille). Infine, non potevano mancare i maestri della signorilità: "Vecchia di m***a che aspetti a morire?". E ancora: "Ti venga un cancro". Sono il perfetto prodotto dei social.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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