Il principale motivo per cui quella contro i No Vax è una guerra asimmetrica che non può essere vinta è che non giochiamo lo stesso gioco e non parliamo la stessa lingua. Così, mentre la (stragrande) maggioranza considera i fatti, la scienza e le statistiche - 12mila morti evitati dal vaccino negli ultimi sei mesi - otto milioni di italiani continuano a vivere, immuni dalla realtà e dal buonsenso, nel loro universo artificiale di paranoie e complottismi. Solo che - invece di scrollare le spalle e ignorarli come si farebbe con il matto del terzo piano che pensa di essere Napoleone - un intero Paese si ostina a cercare con loro un dialogo, nella speranza che prima o poi si possano ravvedere.
L'ultima illusione è l'imminente via libera dell'Ema a un nuovo siero che dovrebbe appunto venire incontro alle remore dei No Vax. Ironicamente chiamato Nuvaxovid, è un vaccino a proteine ricombinanti e non a mRna e smonta tutte le tesi «pseudo-scientifiche» degli antivaccinisti: dal fatto che «il siero ci modifica il dna» alla tesi per cui «li fanno con cellule di feti abortiti» fino al «ci iniettano il virus» o «i linfonodi si riempiono di materiale ferroso». Bufale sesquipedali già smentite in ogni sede, ma comunque dure a morire, che rimangono sospese come il pm10 a inquinare l'aria. Ecco, il nuovo siero dovrebbe spazzarle via del tutto, facendo cadere l'ultima esile foglia di fico di chi dice di nutrire legittimi dubbi «tecnici» sulla profilassi anti-Covid. Se le ritrosie fossero razionali, con Novavax crollerebbero. Ma non accadrà.
Non accadrà perché le perplessità dei No Vax non sono negoziabili, né smentibili in alcun modo, e nuove mirabolanti panzane germoglieranno al posto delle antiche. Sembra già di sentirli citare un oscuro luminare slavo che giura che le proteine Spike alla base della nuova tecnologia fanno crescere la coda. Non accadrà perché il pensiero No Vax è un impasto di ideologia, paure ancestrali e dogmi, quando non nasconde puri e semplici interessi. Davvero pensiamo che di fronte a un vaccino a proteine ricombinanti una persona che sostiene seriamente che «il vaccino è satanico» possa riconsiderare la sua visione? O che eventuali farmaci possano far cambiare idea a chi ha la disgustosa faccia tosta di dire che «di Covid non si muore»?
No, il vero successo del Nuvaxovid non sarà convincere i No Vax della bontà del vaccino, ma convincere i vaccinati di quanto dannosi siano i No Vax e di quanto sia una perdita di tempo masochistica seguirne i deliri con pazienza e buona volontà missionaria. Perché questo stiamo facendo, senza accorgercene: stiamo dando educatamente e inconsapevolmente credito a persone che sostengono l'insostenibile per proprie turbe mistico-psichiatriche, per creare caos, per raccattare voti, spettatori e copie di giornali.
Lo fa l'informazione quando dà loro spazio, lo fa lo Stato quando acconsente al green pass anche con semplice tampone e quando rifiuta di «acuire la tensione» con restrizioni solo per i non vaccinati.Certo che è strano questo orribile regime liberticida, eh: è l'unica «dittatura sanitaria» che sembra preoccuparsi più di chi la combatte di chi le obbedisce. E non c'è vaccino che tenga contro questa stortura.
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