"Non indossa il velo". E scatta la violenza con un bastone da accalappiacani

In Iran le donne che non indossano il velo sono bollate dagli ayatollah come un "simbolo di prostituzione" e come un "invito alla corruzione morale"

"Non indossa il velo". E scatta la violenza con un bastone da accalappiacani

Un filmato pubblicato di recente sul web mostra la "polizia morale" iraniana che usa un bastone da accalappiacani per immobilizzare e arrestare in strada una donna, accusata di non indossare il velo islamico in pubblico. A diffondere in rete la clip è stata l'attivista anti-regime Masih Alinejad, espatriata dalla Repubblica Islamica e che attualmente vive tra il Regno Unito e gli Usa. La Alinejad è finita nel mirino degli ayatollah per le sue continue campagne di denuncia degli abusi perpetrati da Teheran sulle donne. Lei, nel 2017, ha avviato la campagna "White Wednesdays", che incoraggia le donne iraniane a indossare scialli bianchi in segno di protesta contro le leggi obbligatorie sull'hijab.

Nel video pubblicato la scorsa settimana, di cui non si conosce però né il luogo né la data di realizzazione, si nota una passante sdraiata sul marciapiede mentre un agente della polizia morale e una collega tengono la malcapitata ferma per un braccio e una gamba. Un'altra gente donna fa quindi capolino dal furgone delle forze dell'ordine impugnando un bastone per accalappicani, con cui blocca la caviglia della persona fermata. La prima poliziotta e il collega uomo spingono quindi la donna fermata, afferrandola per i capelli, all'interno del furgone. Dopo avere chiuso con violenza i portelloni del veicolo, gli agenti mettono in moto e portano via la malcapitata.

La Alinejad ha quindi denunciato che la persona arrestata è stata presa di mira semplicemente perché girava in strada senza velo. Secondo l'attivista, una donna che cammina in strada senza indossare il velo viene considerata dalle leggi degli ayatollah come un "simbolo di prostituzione" e come un "invito alla corruzione morale". La Alinejad ha in seguito tuonato: "Hanno usato pistole e proiettili, cariche di manganello, carcerazioni, attacchi con l'acido e ora utilizzano pali, usati per intrappolare animali selvatici, per mettere a tacere le donne".

La denuncia della militante anti-regime ha subito provocato la dura reazione delle autorità iraniane, con Morad Moradi, vice-capo della polizia di Teheran, che ha replicato affermando che quella donna immortalata nel filmato era stata "aggressiva" verso degli ufficiali.

Moradi non ha chiarito se la cittadina arrestata sia rimasta o meno ferita durante il fermo e ha quindi bollato la clip come "studiata ad arte". La Alinejad ha commentato la versione del funzionario iraniano bollandola come "una bugia" e rinfacciando alle autorità del Paese islamico i loro continui abusi verso i diritti delle donne.

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