A Messa col silenziatore. Niente cori, ha decretato il potere esecutivo improvvisatosi potere liturgico, forse per evitare l'emissione delle famigerate goccioline durante certi acuti. E peccato che a nessuno dell'altrettanto famigerato comitato tecnico-scientifico, quello che escogita per conto del governo le torture da infliggere ai cittadini, sia venuto in mente il «Coro a bocca chiusa» della Butterfly. Imitando Puccini si poteva pensare a una versione a labbra cucite di «Symbolum 77» («Tu sei la mia vita/altro io non ho...»), oppure a bocca coperta con tripla mascherina, doppia valvola e lucchetto con la combinazione. Mentre capisco che per il «Pange lingua», sebbene composto niente meno che da San Tommaso, sembri meglio aspettare il vaccino: fin dal titolo, ben poco asettico, gli igienisti cominciano a temere bave e schizzetti...
Niente cori e niente amen. A leggere la disposizione si fatica a crederci: «Niente amen a voce alta in risposta alla formula il corpo di Cristo ma espresso interiormente e con un inchino». Il nuovo messale (ci fu il messale di Pio V, c'era il messale di Paolo VI, adesso c'è il messale di Giuseppe II) qui si riferisce alla comunione, momento cristianamente cruciale e viralmente delicato.
L'Amen Interiore somiglia alla Preghiera al Cesso proposta da Fiorello qualche settimana fa: se si può recitare il rosario in bagno si può benissimo dire «Così sia» fra esofago e stomaco e magari pure, in mancanza di meglio e con rispetto parlando, fra stomaco e intestino...
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.