Lecce, giro di vite sulle discoteche: chiusura alle 4 e limiti di capienza

Nessun provvedimento specifico, per ora, per il Guendalina: si aspettano i risultati degli esami tossicologici su Lorenzo Toma

Lecce, giro di vite sulle discoteche: chiusura alle 4 e limiti di capienza

Dopo la morte di Lorenzo Toma, il 18enne che ha perso la vita dopo una notte nella discoteca Guendalina, probabilmente a causa di una malformazione al cuore, arriva un giro di vite per i locali notturni del Salento.

Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Lecce Claudio Palomba ha infatti deciso che d'ora in poi le discoteche non potranno più sforare l’orario di chiusura e
neppure superare la capienza massima di persone ospitate. Da stasera, quindi, alle 4 in punto la musica si spegnerà e i gestori avranno un'ora di tempo per far uscire tutti i presenti. Inoltre dovranno rispettare scrupolosamente la capienza consentita sulla base della licenza rilasciata a ciascun locale dalla commissione tecnica comunale (al Guendalina di Santa Cesarea Terme, ad esempio, è di 1300 persone). Non solo: i locali da ballo dovranno anche obbligatoriamente dotarsi di un sistema di videosorveglianza e avere all'interno un presidio di pronto intervento, secondo le direttive diramate dal ministero dell’Interno.

Scongiurata però al momento la chiusura del Guendalina, a

differenza di quello che è successo al Cocoricò di Riccione. Per eventuali provvedimenti diretti al locale dove lo studente salentino aveva passato la serata si aspettano i risultati degli esami tossicologici e istologici.

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