Avevano fatto il giro del web e sconvolto l'intera comunità, nei giorni scorsi, le immagini di una “coltre bianca” sulla riva della baia di Portoselvaggio, il parco naturale di Nardò, in provincia di Lecce, e nota località turistica. Il polistirolo frantumato aveva ricoperto, per diversi metri, la baia sino alla pineta trasportato sulla costa dalla mareggiata di scirocco di poche settimane fa. Le immagini dei rifiuti in spiaggia la dicono lunga sulla presenza dei rifiuti in mare.
Così, questa mattina, diversi operatori dell’Arif (l'agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) che sono a servizio nel parco, su sollecitazione dell’amministrazione comunale, sono intervenuti per bonificare l’area utilizzando anche un potente aspiratore in grado di “strappare” dal terreno e dagli arbusti i più piccoli pezzi di materiale, cioè quello che è impossibile da recuperare con i mezzi tradizionali o a mani nude. In poche ore la zona è stata ripulita quasi completamente e gli uomini dell’Arif hanno riempito diversi sacchi di polistirolo. I rifiuti recuperati adesso saranno smaltiti in maniera corretta.
"Purtroppo - ha dichiarato in una nota l’assessore all’Ambiente del Comune di Nardò, Mino Natalizio -il polistirolo che il mare 'ospita' e che talvolta rispedisce al mittente, è quasi certamente proveniente da attività di pesca ed è il segnale della nostra superficialità e di un rapporto con l’ambiente davvero pessimo."
Il polistirolo è un derivato del petrolio e, come sappiamo, viene impiegato come contenitore per alimenti perché è inattaccabile da funghi, batteri e altri microrganismi, oppure viene utilizzato come imballaggio e per questo va smaltito correttamente.
Si tratta di materiale riciclabile al 100 per cento e come tale va conferito nella raccolta differenziata. Infatti, i contenitori per alimenti si buttano insieme alla plastica, dopo averli accuratamente puliti da eventuali residui di cibo, mentre tutto l’altro polistirolo differenziato va conferito presso l’apposita isola ecologica per agevolarne la selezione ed il riciclo.
"Grazie agli operatori dell’Arif abbiamo eliminato quello che era un vero e proprio scempio per un posto preziosissimo dal punto di vista naturalistico" ha concluso, nella sua nota inviata agli organi di stampa, Mino Natalizio.
Portoselvaggio è un'area sempre monitorata.
Nel 2007 la zona è stata inserita dal Fondo ambiente italiano (il FAI) nell'elenco dei "100 luoghi da salvare" e comprende il parco naturale regionale attrezzato di "Porto Selvaggio - Torre Uluzzo" (istituito nel 1980) e la palude del Capitano (classificata come area naturale nel 1997).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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