Attimi di paura quelli vissuti pochi giorni fa da una donna di 31 anni, che è stata minacciata ed in seguito derubata del suo smartphone da uno straniero mentre la giovane si trovava a bordo di un treno regionale della linea Lecco - Sondrio. Il rapinatore, come riportato dai media locali, non ha avuto il benchè minimo cenno di pentimento nonostante la sua vittima fosse in evidente stato di gravidanza e con una bimba di un anno e mezzo che teneva in braccio.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Bellano che stanno svolgendo le indagini la 31enne non appena salita sul treno era andata a sistemarsi con la figlioletta in uno scompartimento vuoto, visto che negli altri l'aria condizionata non era in funzione. Di lì a poco, non appena il treno aveva superato una galleria, lo straniero si è palesato davanti alla signora e l'ha minacciata facendole vedere il pugno chiuso, come se volesse sferrarle un colpo, poi le strappato dalle mani il telefono cellulare ed è sceso dal convoglio alla fermata di Dorio, riuscendo a dileguarsi nel nulla.
Anche il codacons ha voluto dire la sua su quest'episodio che sta mettendo a dura prova i pendolari lecchesi, ultimamente sempre più vittime di aggressioni e rapine sui convogli regionali. L'associazione dei consumatori ha infatti diramato un comunicato stampa, chiedendo a gran voce l'installazione di telecamere su tutti i treni regionali e la presenza massiccia di agenti di sicurezza assunti e formati ad hoc su ogni corsa della tratta Sondrio-Lecco-Milano. "Questo è solo uno dei drammatici episodi che tutti i giorni si verificano sui treni di questa tratta“ - recita il comunicato - "non solo di sera ma anche in pieno giorno. Davvero una situazione di insicurezza che si respira nelle stazioni del lecchese, ove il tasso di criminalità è purtroppo elevato. Si tratta di una situazione di far west ferroviario che spaventa i cittadini: i viaggiatori sono lasciati alla mercè dei malintenzionati e nessun presidio efficiente è stato posto dalle autorità.
Per tale ragione il Codacons presenterà esposto alla Procura della Repubblica e invierà una diffida alla Regione Lombardia e al Ministero dei Trasporti, affinché intervengano urgentemente al fine di garantire la sicurezza dei viaggiatori."
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