Il cane è il migliore amico dell'uomo: sembra un luogo comune, forse lo è anche. Eppure la storia che arriva dall'Alpe di Paglio, nel Lecchese, sembra confermare questa verità antica, anche se nel modo più tragico.
È la storia di un escursionista cinquantenne di Peschiera Borromeo, alle porte di Milano, che nel pomeriggio di venerdì è morto dopo essere scivolato per duecento metri in un canalone.
Partito per una gita insieme al cane, dalla serata di venerdì aveva fatto perdere le sue tracce, senza rispondere alle numerose telefonate dei familiari. Per questo i parenti hanno allertato i soccorsi che nelle prime ore di sabato si sono messi subito al lavoro.
Probabilmente ha messo un piede in fallo sulla neve, è caduto giù dal sentiero e non c'è stato nulla da fare. Gli uomini del soccorso alpino lo hanno trovato senza vita all'alba.
Nonostante fosse un escurionista esperto e tesserato al Club alpino italiano, non portava né ciaspole né ramponi: come racconta il sito Milano Today, è morto per i traumi riportati durante la caduta.Di fianco a lui, il fedele bracco ungherese, che lo aveva vegliato per tutta la notte. Una dimostrazione di amore e di fedeltà che troppo spesso si trova soltanto nel mondo animale.
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