L'ex toga contro la "capitana": "Sdegnato davanti alla sua prepotenza"

Carlo Nordio si è scagliato contro Carola Rackete: "Chiunque abbia un minimo di rispetto per il nostro Paese non può che reagire sdegnato"

L'ex toga contro la "capitana": "Sdegnato davanti alla sua prepotenza"

Carlo Nordio si è scagliato contro la capitana Carola Rackete. L'ex magistrato, dopo aver definito la violazione di legge della Sea Watch "una provocazione programmata verso il nostro Paese", è tornato a tuonare contro la Ong e la sua comandante.

"Non pensavamo che l'irresponsabile arroganza della capitana sarebbe giunta al punto di sfidare una nostra imbarcazione militare con un gesto che, in altri Paesi, le sarebbe costato ben peggio di un comodo arresto domiciliare sotto il cielo di Lampedusa", ha scritto Nordio sul Messaggero riferendosi alla manovra pirata della capitana al porto.

"Chiunque abbia un minimo di rispetto per il nostro Paese - e non si limiti a sgolarsi con l'Inno Nazionale durante i campionati - non può che reagire sdegnato davanti a tanta vituperevole e sfrontata prepotenza", ha spiegato l'ex magistrato.

"Ora sarà la Magistratura a definire le responsabilità penali di Carola Rackete - ha concluso Nordio -.

Ma al di là del giudizio penale - dal quale ci auguriamo che la Capitana non esca come una paladina ma nemmeno come una terrorista - resta la perniciosa confusione politica che questa storia ha creato. Mentre sembrava impantanato in una situazione senza uscita, Salvini ha trionfato su tutta la linea. Non così si può dire del Partito Democratico".

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