Cosa si può fare e cosa no nella zona arancio rinforzata

Chiuse tutte le scuole e stop a visite a parenti ed amici. Sono numerose le novità per la Lombardia che entrerà in zona "arancione scuro" dalla mezzanotte di oggi

Cosa si può fare e cosa no nella zona arancio rinforzata

Dalla mezzanotte di oggi, e fino al prossimo 14 marzo, la Lombardia sarà classificata nella poco invidiabile zona "arancione scuro". Una decisione che segue gli aumenti di contagi registrati nelle ultime settimane nella Regione. I numeri sono, infatti, preoccupanti.

Solo ieri la Lombardia ha fatto registrare più di un quinto dei contagi accertati nelle ultime 24 ore in Italia. Nella Regione sono stati individuati 4.590 nuovi positivi al coronavirus a fronte di 55.611 tamponi effettuati. Attualmente negli ospedali lombardi ci sono 4.545 ricoverati per Covid mentre 532 sono le persone in terapia intensiva. Il timore è che di questo passo gli ospedali delle zone più colpite dalla pandemia possano collassare.

Per i prossimi 10 giorni, quindi, i cittadini saranno costretti a convivere con ulteriori restrizione. Ecco cosa sarà consentito fare in Lombardia e tutte le nuove regole.

Scuola ed Università

Sospesa la didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado, negli Istituti tecnici superiori (Its) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts). Chiuse anche le scuole d’infanzia mentre restano invece aperti gli asili nido. Lezioni a distanza saranno obbligatorie anche per chi frequenta l’Università.

Gli spostamenti

In zona arancione scuro si può uscire di casa senza autocertificazione dalle 5 alle 22, orario in cui scatta il coprifuoco. Gli spostamenti possono avvenire solo all’interno del proprio Comune di residenza. Non si possono varcare i confini comunali, ad eccezione per i Comuni sotto i 5mila abitanti. Vietati gli spostamenti verso le abitazioni private ubicate nel territorio della Regione: in altre parole, stop a visite a parenti ed amici.

Seconde case

L’ordinanza del governatore Attilio Fontana vieta di andare nelle seconde case che si trovano nella Regione, salvo per comprovate e gravi situazioni di necessità. Allo stesso modo non è consentito a coloro che non risiedono nel territorio lombardo di recarsi nelle seconde case ubicate nel territorio della Regione: uniche eccezioni gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità.

Negozi

Tutti i negozi restano aperti, tranne i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. La nuova ordinanza prevede, però, l’accesso limitato alle attività commerciali ad un solo componente per famiglia, fatta eccezione per la necessità di portare con sé minori, disabili o anziani.

Bar e ristoranti

Novità anche per bar e ristoranti che resteranno chiusi tutto il giorno. Sarà consentita la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22.

Parrucchieri e centri estetici

Nessun cambiamento per parrucchieri e centri estetici. Queste attività potranno restare aperte con le stesse modalità.

Parchi

La nuova ordinanza firmata da Fontana prevede anche il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e le aree sport.

Smart working nella Pa

I datori di lavoro

pubblici devono limitare la presenza del personale nei luoghi di lavoro, assicurando solo le attività indifferibili che richiedono necessariamente la presenza. Il personale non in presenza potrà effettuare smart working.

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